Oscillatore MFI, Money Flow Index

Ufficio Studi Money.it

02/11/2015

24/06/2019 - 16:31

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Money Flow Index: come calcolare e interpretare i segnali dell’oscillatore, individuando possibili punti di entrata o di uscita.

Oscillatore MFI, Money Flow Index

Il MFI (Money Flow Index) è un oscillatore di momentum che permette di identificare i punti di ingresso o di uscita su qualsiasi strumento del mercato, come ad esempio azioni e materie prime.

L’MFI ricalca la formula del Relative Strenght Index (RSI) ed infatti è conosciuto anche con il nome di RSI volume-weighted, ossia l’oscillatore RSI calcolato dando il giusto peso ai volumi delle sessioni prese in considerazione.

Oscillatore MFI (Money Flow Index): il calcolo

L’MFI è stato creato da Gene Quong e Avrum Soudack. Il calcolo dell’algoritmo nasce dalla costruzione del Money Flow di sessione che viene calcolato come segue:

\frac{High+Low+Close}{3}

Tramite questa formula otteniamo il prezzo tipico di periodo che anziché essere formato dalle sole chiusure, come per la maggior parte degli oscillatori, viene calcolato sulla media di prezzi massimi, minimi e chiusure.

Moltiplicando il prezzo tipico per il volume di sessione otteniamo il Money Flow. Quando il Money Flow avanza di sessione in sessione, viene chiamato Money Flow «positivo». Se invece i prezzi declinano da sessione a sessione il Money Flow è «negativo». Il Money Flow non è calcolato quando non sussistono variazioni di prezzo.

Una volta scremati i Money Flow, si procede alla formazione del Money Flow Ratio, consistente nel rapporto tra le somme dei Money Flow positivi e di quelli negativi sul periodo desiderato. Una volta calcolato questo rapporto si procede all’ultima fase del calcolo:

Money Flow Index=100-\frac{100}{1+Money Flow Ratio}

Oscillatore MFI, interpretazione: ipercomprato e ipervenduto

L’MFI presenta valori di ipercomprato e ipervenduto come nell’RSI. In particolare, l’area di ipercomprato è presente per valori superiori a 80, mentre l’area di ipervenduto si colloca per valori inferiori o uguali a 20.

Queste aree ci permettono di identificare segnali di entrata o di uscita da un titolo o da un altro strumento finanziario.

Qui di seguito riportiamo i grafici del cambio Euro-Dollaro e di FCA, che mostrano come uno stazionamento dell’oscillatore in area di ipervenduto o ipercomprato può essere interpretato come un segnale di acquisto o di vendita.

In particolare, se si fosse comprato o venduto nei punti di picco dell’ipercomprato o dell’ipervenduto si sarebbe ottenuto un buon risultato.

L’uso delle divergenze tra l’oscillatore MFI e i prezzi

Un altro aspetto dell’MFI che ci può aiutare a cogliere segnali di entrata o uscita da uno strumento è l’uso delle divergenze tra l’oscillatore e i prezzi. In particolare, come vediamo dai grafici, in alcuni casi i prezzi salgono segnando nuovi massimi senza trovare conferma nell’MFI. In questi casi, l’oscillatore ci sta segnalando una possibile inversione di tendenza del prezzo.

In conclusione, quindi, possiamo dire che l’MFI, se interpretato in maniera corretta, può fornire in maniera accurata segnali di ingresso e di uscita sugli strumenti del mercato. Tuttavia, una buona strategia può essere quella di abbinare l’MFI ai pattern grafici. Inoltre, è bene ricordare che l’MFI essendo un oscillatore non segue i trend di mercato.

Quindi, attenzione sempre ad utilizzare l’MFI con un occhio di riguardo al trend sia di mercato che dello strumento che stiamo seguendo.

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