I 4 cigni neri che minacciano l’economia mondiale - Societe Generale

Livio Spadaro

31/05/2016

31/05/2016 - 17:57

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Societe Generale ha stilato una lista dei 4 cigni neri che mettono a rischio l’andamento di Borse ed economia globale.

I 4 cigni neri che minacciano l’economia mondiale - Societe Generale

Le Borse stanno continuando a recuperare dopo il pesante sell-off di inizio gennaio, scatenato dai timori sull’economia globale che hanno decisamente aumentato l’avversione al rischio. Avversione che negli ultimi mesi sembra essere svanita anche se i rischi per nuovi pesanti ribassi sono tuttora vivi.

Societe Generale in un report pubblicato oggi ha fatto una lista dei “cigni neri” (qui i cigni neri di Forexinfo.it per il 2016) che minacciano le sorti dell’economia mondiale. La banca francese reputa che ci sono ancora eventi significativi che, in caso si verificassero, farebbero scattare nuovamente pesanti sell-off sulle Borse mondiali. Uno di questi, per fare un esempio, sono le aspettative sul ritmo del rialzo dei tassi della Federal Reserve.

I 4 cigni neri che mettono a rischio l’economia mondiale - SocGen

Societe Generale, in un report pubblicato quest’oggi, elenca i “cigni neri” che potrebbero minare le sorti dell’economia mondiale. I cigni neri sono eventi che, se verificatisi, portano a conseguenze disastrose (il termine fu coniato dal quant libanese Nassim Taleb). La banca francese indica diversi cigni neri provenienti da zone del mondo diverse:

Fonte: SocGen Research

SocGen: Cina a forte rischio «atterraggio duro» dell’economia

SocGen assegna un 30% di probabilità ad un atterraggio duro dell’economia cinese, come paventato già da diversi investitori come ad esempio George Soros e Carl Icahn.

Per giustificare tale probabilità, la casa francese ritiene che i potenziali errori di politica monetaria in Cina siano la base portante per lo scoppio di una bolla del settore immobiliare.

Le autorità cinesi stanno chiaramente iniziando a riconoscere ed attaccare la montagna dei non-performing loans, scrivono gli analisti. L’approccio delle autorità sarà per tentativi ed errori, con un rischio di downside implicito elevato.

Un declino più veloce del previsto della seconda economia mondiale si potrebbe riverberare per tutto il mondo. Tuttavia, la banca transalpina stima una crescita del PIL nazionale del 6,5% per quest’anno, in linea con il consenso generale.

SocGen: clima politico in Europa è fonte di rischio e incertezza

SocGen poi ritiene che l’incertezza politica che si respira in Europa sia un altro potenziale cigno nero. La quasi elezione di un presidente di estrema destra in Austria recentemente e l’avvicinarsi del referendum nel Regno Unito sul Brexit sono fattori che destano preoccupazione.

La banca nel report dichiara che c’è una probabilità del 40% che un inattesa inversione politica in Europa potrebbe raddoppiare l’incertezza sulla crescita economia europea.

L’agenda del Vecchio Continente è piuttosto piena, fanno notare gli analisti di SocGen, a partire dai prossimi trimestri. Oltre al referendum in Uk ci saranno le elezioni in Spagna ed il referendum costituzionale in Italia ad ottobre. Nel 2017 ci saranno invece le elezioni in Francia, Germania e Olanda e forse anche in Italia.

SocGen: Fed deve prestare molta attenzione a ciò che dice

Un altro cigno nero individuato da SocGen è re-pricing disordinato delle aspettative del mercato su quando la Fed rialzerà i tassi di interesse. I mercati stanno pensando se la Fed agirà a giugno o luglio, notano gli esperti.

Tuttavia, gli stessi ritengono che la Federal Reserve agirà con ogni probabilità non prima di dicembre, mese dopo il quale l’istituto USA alzerà i tassi di 25 punti base per tre volte nel corso del 2017.

SocGen avverte che la Fed rischia di disordinare il riprezzamento delle probabilità che il mercato assegna alle future mosse di politica monetaria dell’istituto sia che essa sui toni troppo da “falco” che da “colomba”.

SocGen: delusione da crescita globale è cigno nero numero 1

Inoltre, la banca francese vede una sempre maggiore divergenza tra le politiche monetarie adottate dalla Fed e dalle maggiori banche centrali. La Bank of Japan sta continuando l’attuale politica monetaria ultra-espansiva mentre la BCE dovrebbe finire il Quantitative Easing tra marzo e dicembre 2017.

In tutto questo, la Bank of England ha per il momento accantonato l’idea di alzare i tassi di interesse dai minimi storici dello 0,5%. SocGen si aspetta che la BoE potrebbe tagliare ulteriormente i tassi nel 2019.

La banca francese conclude l’analisi evidenziando come i rischi di recessione globale si siano per il momento affievoliti. SocGen avverte però che una delusione veloce sulla crescita globale resta il rischio maggiore per l’economia mondiale.

Fonte: Cnbc.com

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