Forze Armate in piedi sui treni: quanto costa la divisa ai pendolari

Vittorio Proietti

20 Marzo 2017 - 13:20

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Forze Armate in divisa in piedi sui treni, bisogna cedere il posto ai paganti. La divisa fa viaggiare gratis, ma occorre pagarne lo scotto; ecco la novità per i pendolari.

Forze Armate in piedi sui treni: quanto costa la divisa ai pendolari

Le Forze Armate restano in piedi sui treni se portano la divisa, non soltanto in caso di sovraffollamento di pendolari. Questo l’accordo stretto tra Trenitalia e Ministero della Difesa: la divisa permette di viaggiare gratis, ma i militari dovranno cedere il posto ai titolari di biglietto paganti.

Forze Armate e gratuità nei trasporti non sembrano associarsi molto bene in Italia, dato che gli accordi tra Ministero e Ferrovie dello Stato sono cambiati frequentemente e i militari stessi preferiscono comunque pagare il biglietto di viaggio.

Il messaggio di invito a restare in piedi e cedere il posto ai paganti, tuttavia, è stato interpretato come discriminatorio dai pendolari in divisa: rimarcare la gratuità del servizio per le Forze Armate può portare a reazioni di stizza dai pendolari paganti e la precedenza sembra ingiustificata.

Vediamo cosa ha scatenato la reazione dei pendolari delle Forze Armate.

Forze Armate in piedi sui treni: quanto costa la divisa ai pendolari

Le Forze Armate restano in piedi sui treni, poiché ai pendolari in divisa il viaggio non costa nulla e l’accordo tra Ministero della Difesa e Ferrovie dello Stato prevede che i viaggiatori paganti abbiano la precedenza, non necessariamente in caso di sovraffollamento.

I pendolari con la divisa aumentano il grado di sicurezza nelle vetture e la società di trasporti ripaga il servizio reso con la gratuità del biglietto. Tuttavia, l’accordo non sembra aggiungere il diritto ad un viaggio comodo e ciò ha provocato le reazioni delle Forze Armate, offese dall’annuncio discriminatorio.

L’ordine è stato diramato tramite messaggio audio all’interno delle carrozze in alcune tratte regionali del Lazio: la comunicazione invitava i rappresentanti delle Forze armate in divisa a cedere il posto a sedere ai titolari di biglietto, in quanto paganti. Così come trasmesso, l’annuncio sembra aver decretato le Forze Armate come viaggiatori di serie B e questo è stato giudicato inaccettabile.

Forze Armate in piedi sui treni: discriminazioni tra pendolari

Il messaggio è stato interpretato dai pendolari in divisa come discriminatorio, in quanto alle orecchie degli altri pendolari sembra che l’uniforme delle Forze Armate garantisca un vero e proprio privilegio al quale è doveroso rinunciare.

Il privilegio è equilibrato dalla precedenza dei pendolari paganti, ma restare in piedi sui treni perché invitati a cedere il posto da un annuncio audio significa discriminare i lavoratori in divisa ed esporli alla “gogna dell’opinione pubblica”.

I pendolari delle Forze Armate non sembrano aver digerito il messaggio discriminatorio, né la disparità di trattamento rispetto ai pendolari paganti. Le dimostrazioni di risentimento sono già state trasmesse alle Ferrovie, per cui, attendiamo ulteriori sviluppi su questa incresciosa vicenda.

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