Elon Musk lancia Neuralink per collegare il cervello al computer

Giulia Adonopoulos

28/03/2017

28/03/2017 - 15:27

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Il CEO di Tesla e SpaceX sta fondando una nuova azienda che ha lo scopo di impiantare elettrodi minuscoli nel cervello umano per collegarlo al computer.

Elon Musk lancia Neuralink per collegare il cervello al computer

Costruire un’auto elettrica per il mercato di massa e colonizzare Marte non sono imprese abbastanza ambiziose per Elon Musk. L’imprenditore miliardario, dopo Tesla e SpaceX, vuole ora collegare i cervelli umani con i computer per aiutare le persone a restare al passo delle macchine e non soccombere al predominio della tecnologia.

Il fondatore e CEO di Tesla Inc. e Space Exploration Technologies Corp. ha lanciato una nuova società chiamata Neuralink Corp. che ha lo scopo di lavorare sullo sviluppo del rivestimento neurale, una sorta di interfaccia senza fili per collegare il cervello umano al computer.

A riportare la notizia è stato il Wall Street Journal, confermata da Elon Musk su Twitter, dove l’AD di Tesla ha fatto sapere che maggiori dettagli su neuralink arriveranno tra una settimana.

Cos’è Neuralink, la nuova società di Elon Musk

Il tessuto neurale di cui parla Musk è un impianto o un filo che verrebbe attaccato al cervello e farebbe in modo che la nostra attività cerebrale interagisca con i dispositivi elettronici o che aumenti l’intelligenza umana.

Nel corso della Code Conference 2016 Musk ha suggerito di pensare al progetto in questo modo: “Noi abbiamo un sistema limbico che è la corteccia e poi uno strato digitale, una sorta di terzo strato sopra la corteccia che potrebbe funzionare bene in simbiosi con la nostra mente”.

Sebbene il tessuto neurale vada a interagire direttamente con il cervello umano, Musk ha detto che impiantarlo non dovrebbe comportare un intervento chirurgico visto che potrebbe essere iniettato direttamente in vena.

Il Washington Post riporta che uno dei co-fondatori di Neuralink è Max Hodak, che ha fondato la società Transcriptic. Hodak è assistente di ricerca al Duke University Medical Center dove ha costruito un’interfaccia cerebrale testata sulle scimmie. Gli esperimenti in laboratorio hanno portato Hodak a pensare che i tempi siano maturi per l’ottimizzazione robotica, ma al momento né Musk né socio sono disposti a svelare i dettagli riguardo Neuralink.

Elon Musk: AI non come minaccia ma come opportunità

Oltre al settore delle macchine elettriche e con pilota automatico (Tesla) e alla conquista di Marte (SpaceX) Musk è interessato all’intelligenza artificiale, considerata una potenziale minaccia alla sopravvivenza del genere umano.

Musk è uno dei principali sponsor del progetto no-profit OpenAI, la cui mission è dar vita a un’AI sicura e atta a garantire i benefici della ricerca sull’intelligenza umana distribuita nel modo più ampio e uniforme possibile. Musk è inoltre convinto che la fusione uomo-macchina sia un modo per evitare che l’umanità diventi irrilevante nell’era dell’AI.

In una conferenza tenutasi a febbraio scorso Musk ha spiegato: “Una sorta di connessione a banda larga per il cervello sarà utile per raggiungere una simbiosi tra intelligenza dell’uomo e computer e potrebbe risolvere il problema del controllo e dell’inutilità umana in un mondo sempre più hi tech”.

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