Cosa sono i tassi di interesse?

Redazione - Claudia Cervi

21 Luglio 2022 - 14:52

condividi

Capire cosa sono i tassi di interesse è fondamentale per la vita di tutti i giorni. Ecco una guida semplice per comprendere cosa sono e come funzionano i tassi di interesse in qualsiasi economia.

Cosa sono i tassi di interesse?

I tassi di interesse rappresentano il costo del denaro e definiscono l’importo da pagare in più per aver preso in prestito dei soldi o che si guadagna quando si prestano dei soldi.

Capire cosa sono i tassi e come funziona il meccanismo con cui essi si formano è fondamentale: si tratta infatti di un aspetto dell’economia che ci riguarda molto da vicino. Molto spesso sono tante le perplessità e soprattutto non tutti sanno che i tassi di interesse di un mutuo sono legati ai tassi della BCE o di un’altra banca centrale.

Ecco una guida sui principali aspetti da conoscere sui tassi di interesse.

Tassi di interesse: cosa sono?

La spiegazione semplice dei tassi di interesse è quella di costo del denaro. Si misura in percentuale e indica il costo sostenuto da chi utilizza una somma di denaro per un certo periodo.
In pratica, rappresenta quanto costa prendere denaro in prestito e quanto fruttano i tuoi risparmi.

L’esempio di scuola è quello del tasso di interesse di un’operazione di finanziamento: che sia un mutuo ad una famiglia o a un piccolo risparmiatore o che si tratti di un prestito erogato ad un’impresa, per tasso di interesse si intende il costo del denaro concesso in prestito.

Tale costo è calcolato come percentuale sul totale della somma erogata a prestito dai soggetti finanziatori che sono prevalentemente le banche.

Qualsiasi operazione di finanziamento ha un costo e questo corrisponde al tasso di interesse. È evidente dunque che chi ottiene il finanziamento paga il tasso di interesse al proprio creditore (la banca) e che, specularmente per chi lo riceve, si tratta di un ricavo (per le banche i tassi di interesse sono delle voci di entrata monetaria).

Tassi di interesse: come funzionano?

L’acquisto di denaro (per accendere un prestito) o la vendita denaro (per offrire un finanziamento) determina un mercato dove ogni giorno si forma e si crea una domanda e un’offerta di denaro (moneta): dal lato dell’offerta c’è chi eroga denaro (le banche), dal lato della domanda c’è chi lo prende a prestito (risparmiatori).

Per le leggi classiche dell’economia, dall’incontro tra domanda e offerta si forma il prezzo del denaro, ma non è tutto. In circolazione, oltre al denaro derivanti dai prestiti/finanziamenti, c’è anche la moneta derivante dagli scambi di beni e servizi.
Ogni giorno si hanno trasferimenti monetari che modificano la quantità di moneta in circolazione.

Sempre per le leggi dell’economia, maggiore sarà la disponibilità di un bene in circolazione, minore sarà il suo prezzo; viceversa minore sarà il quantitativo di denaro in circolazione, maggiore sarà il suo prezzo.

Tassi di interesse: il ruolo delle banche centrali

Ciò vale per ogni Paese e ogni economia del mondo ma è chiaro che questo processo di formazione del prezzo del denaro e della quantità di moneta in circolazione non sia casuale.

Ma allora chi regola il mercato monetario?
Le banche, è evidente. Ma prima ancora le banche centrali, gerarchicamente al di sopra degli istituti dove il risparmiatore si reca per ottenere un prestito: nel nostro caso si tratta della BCE.
La Banca centrale europea è l’autorità che gestisce la politica monetaria dei paesi dell’eurozona e quindi anche dell’Italia. Il suo obiettivo principale è mantenere stabile il tasso di inflazione su un livello-obiettivo del 2% annuo.

I tassi di interesse della BCE

Ma come fa la BCE a operare in tal senso? Attraverso i tassi di interesse.

Secondo il ragionamento descritto precedentemente possono verificarsi due scenari:

  • aumento dei tassi, il costo del denaro sarà maggiore e diminuirà l’offerta di moneta in circolazione (politica monetaria restrittiva);
  • diminuzione dei tassi, il costo della moneta sarà minore e l’offerta di moneta aumenterà (politica espansiva).

Sono tre i tassi di interesse che utilizza la BCE per esprimere le decisioni di politica monetaria e che si ripercuotono poi direttamente sui tassi che le banche praticano sulle operazioni prestiti e mutui ai risparmiatori:

  • tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, ossia gli interessi corrisposti dalle banche quando assumono prestiti dalla BCE per la durata di una settimana;
  • tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale, cioè gli interessi corrisposti dalle banche quando assumono prestiti dalla BCE overnight;
  • tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale sono quelli che le banche percepiscono, o devono versare in caso di tassi di interesse negativi, sui propri depositi overnight presso la BCE.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.