Cina: la crescita del 7% è falsa, PIL manipolato - K. Neilson

Flavia Provenzani

29 Luglio 2015 - 13:08

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La crescita mostrata dal PIL del secondo trimestre il Cina sarebbe stata manipolata dal Governo e ammonterebbe invece al 4%. La Cina continua a deludere.

Cina: la crescita del 7% è falsa, PIL manipolato - K. Neilson

I dati ufficiali recenti sul Prodotto Interno Lordo (PIL) del secondo trimestre in Cina hanno mostrato come la crescita abbia colpito perfettamente il target ufficiale del 7% del Governo. E’ una prestazione notevole per l’economia cinese, discordante dai vari market mover preliminari e dai molti dati non ufficiali.

Così, il PIL della Cina viene messo sotto la lente e i risultati del secondo trimestre in discussione.

Alcuni analisti ritengono che i dati sul PIL del secondo trimestre in Cina siano falsi, mentre altri sottolineano come il ruolo della finanza e il rally del mercato azionario (prima di crollare ancora) ha giocato un ruolo fondamentale nel guidare la crescita durante i tre mesi di riferimento.

Leggi anche: Cina, crollo del mercato azionario: perché continua a scendere? Le 3 cause principali

L’analista Kerr Neilson ha detto in un’intervista al programma radio dell’ABC, World Today, che la crescita cinese è molto più lenta rispetto a quanto la massa pensi.

In risposta alla domanda «Crede che l’economia stia crescendo di un 7% annuo o ad un ritmo più lento?», Neilson, ha dichiarato:

Tutti gli indicatori che possiamo osservare suggeriscono che sta crescendo più o meno del 4%. La ragione per cui il governo sta manipolando i risultati del PIL è per alimentare la fiducia nell’economia.

Sul tema del mercato azionario cinese, Neilson ha riferito di non essere eccessivamente preoccupato, e che la volatilità possa essere l’elemento chiave di quanto accaduto, “perché la quantità in circolazione di credito a margine è dimezzata così molte posizioni sono state cancellate, non tutte, ma si è registrata una giusta compensazione sul mercato".

Gli investitori continuano a temere ulteriori crolli sul mercato azionario cinese, soprattutto a causa dell’impossibilità del Governo di sostenere il mercato nel lungo termine.

I profitti dal settore industriale cinese sono diminuiti; le aziende cinesi sono a loro volta grandi attori nel mercato azionario e i loro profitti sono stati colpiti dal recente crollo del prezzo delle azioni.

Ma la debolezza dei dati macro in Cina non finisce qui: venerdì scorso è stato pubblicato il risultato del settore manifatturiero più debole in 15 mesi.

Come credere realmente ad una crescita del 7%?

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