Cambio euro-dollaro tenta il rialzo: analisi e previsioni per l’ultima settimana del 2016

Matteo Bienna

24 Dicembre 2016 - 09:00

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Il cambio euro-dollaro mostra qualche segnale favorevole alla moneta unica, sfiorando quota 1,05: in arrivo possibili prese di profitto per la chiusura d’anno di EUR/USD?

Cambio euro-dollaro tenta il rialzo: analisi e previsioni per l’ultima settimana del 2016

Il cambio euro-dollaro chiude la settimana di Natale in sostanziale equilibrio e, dopo aver stabilito un nuovo minimo storico e una nervosa salita verso l’1,05, finisce la sua corsa lì dove l’aveva iniziata lunedì scorso.

L’arrivo delle feste sembra aver quindi stabilizzato la situazione in zona 1,04, con i primi segnali di un possibile recupero da attuarsi nelle ultime sessioni di mercato del 2016.

La moneta unica è pronta ad approfittare di ogni momento di pausa del biglietto verde e l’impressione è che la risalita accennata dopo mercoledì possa continuare nel breve termine, come sta avvenendo anche contro il pound, riguardo al quale rimandiamo alle previsioni per il 2017 di euro-sterlina.

Il calendario economico della prossima settimana riserva poche sorprese, concentrate per lo più nella parte centrale della settimana, e lo scarico di volumi consueto di questo periodo potrebbe favorire un andamento più lineare.

Dopo aver visto le previsioni per il 2017 del cambio dollaro-yen, analizziamo ora i possibili ultimi movimenti dell’anno per euro-dollaro.

Cambio euro-dollaro prova a risalire per la chiusura dell’anno: prese di profitto in arrivo?

Il cambio euro-dollaro si appresta a chiudere un mese di dicembre diviso a metà.

Dopo il crollo post-Trump di novembre il cross è sembrato in grado di recuperare terreno, arrivando sopra l’1,08 e in direzione dell’1,09, prima che le riunione della BCE e in particolare della Fed non abbiano riportato in auge il biglietto verde.

Da lì in poi è stato un continuo test dei minimi storici fino a giungere a nuovi traguardi a quota 1,03, stabiliti proprio durante quest’ultima settimana.

Le pressioni ribassiste hanno quindi trovato da mercoledì un piccolo periodo di pausa, permettendo alla quotazione di venire su e di cercare stabilità nella parte centrale dell’1,04, nel pallido accenno di una ripresa.

L’ultima settimana del mese e dell’anno potrebbe in questo senso favorire il movimento di correzione con le prese di profitto dei trader, dopo questo lungo cammino ribassista, che hanno l’occasione di fornire ossigeno alla moneta unica, dando così seguito all’inerzia delle ultime tre sessioni.

Attenzione andrà riservata al calendario economico della settimana, con dati USA attesi per le ore 16:00 di martedi e mercoledì relativi al rapporto sulla fiducia dei consumatori e ai contratti pendenti di vendita di abitazioni, entrambi previsti in rialzo.

Gli scarsi volumi attesi durante i prossimi giorni potrebbero infatti alzare il livello di volatilià in corrispondenza di questi market mover, amplificando l’effetto di eventuali soprese nelle pubblicazioni.

Al netto di questo sarà necessario capire se e quanto il movimento di ripresa di EUR/USD sarà destinato a proseguire durante la prossima settimana, continuando a cavalcare la trendline in verde descritta nel seguente grafico H4:

Il prezzo è tornato al di sopra della media mobile a 20 periodi come non accadeva da inizio mese e l’oscillatore MACD mostra un interessante avvicinamento a quota zero, anche in questo caso evento raro nelle ultime settimane e possibile avvisaglia rialzista.

La zona in blu, compresa tra quota 1,05 e 1,053, ha rappresentato una importantissima fascia di supporto prima del crollo di euro-dollaro ed è ora pronta a rivelarsi un altrettanto importante range di resistenza, come già avvenuto in settimana nel tentativo di avvicinare quota 1,05.

Lì il cross potrà quindi trovare un primo importante punto di inversione per una fine di 2016 orientata al ribasso e alla ripresa del trend dominante o fornire uno sprint decisivo, possibile conseguenza di un suo abbattimento.

A quel punto i target a 1,058 e 1,066 sarebbero i primi obiettivi, con la chiusura d’anno che allontarebbe momentaneamente il cambio euro-dollaro dalla zona calda, che sembra voler rosicchiare sempre più terreno in direzione della parità.

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