Brexit: le quote dei bookmakers

Antonio Atte

23/06/2016

16/10/2017 - 15:05

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Quali sono le quote sulla Brexit dei bookmakers? Nel giorno del decisivo referendum gli scommettitori sono sempre più convinti che la Gran Bretagna resterà nella Ue.

Brexit: le quote dei bookmakers

Brexit: le quote dei bookmakers. L’appuntamento decisivo per il futuro dell’Europa è arrivato. Nel giorno in cui i cittadini britannici si recano alle urne per il voto sulla Brexit, gli scommettitori propendono nettamente per la permanenza del Regno Unito nella Ue.

Come dimostrano le ultime quote, infatti, i bookmakers sono sempre più convinti che il matrimonio tra Gran Bretagna e Unione Europea non si interromperà col voto di oggi.

Confortati dagli ultimi sondaggi, che danno il No alla Brexit finalmente in vantaggio dopo un lungo dominio del Sì, i bookmakers continuano a scommettere sull’ipotesi remain, mentre è in corso il cruciale referendum del 23 giugno, dal quale dipenderanno le sorti del sempre più ammaccato sogno europeo.

Brexit: le convinzioni dei bookmakers

La paura dell’ignoto dell’elettorato britannico e i probabili ripensamenti dell’ultimo minuto: questi gli elementi su cui puntano gli allibratori, i quali ostentavano ottimismo anche quando i sondaggi tendevano a dipingere uno scenario tutto a favore della Brexit.

Le ultime quote (che nel sistema inglese sono espresse in frazioni) parlano chiaro.

Brexit: le quote degli scommettitori

PaddyPower.it quota la Brexit a 5, mentre il remain è l’ipotesi favorita in lavagna a 1,14 (fino a qualche giorno fa le puntate erano rispettivamente 2,32 contro 1,52). Simili le cifre fornite da Sky Bet e Bwin. La prima quota la permanenza nella Ue a 1,16 e il divorzio a 4; la seconda dà il remain a 1,11 e il leave a 5.

Interessante poi notare i dati forniti da Graham Sharpe, portavoce di William Hill, la più grande agenzia di scommesse del Regno Unito. Sharpe dice infatti che il 71% degli scommettitori è per la Brexit, mentre il 73% del denaro è contro l’addio alla Ue.

Che cosa vuol dire questo? In buona sostanza sono i piccoli scommettitori a fidarsi dei sondaggi che danno il Sì in netto vantaggio.

Invece, la minoranza che mette più soldi - composta da grandi gruppi di professionisti - non crede all’ipotesi Brexit e decide di scommettere per il remain, confermando quella voce secondo cui hedge funds e banche di investimenti avrebbero commissionato sondaggi riservati più affidabili (e assai più costosi: secondo il Financial Times questo tipo di rilevazioni costa circa 640mila euro), per i quali a prevalere sarà il No (com’era già accaduto per il referendum scozzese sulla permanenza nel Regno Unito).

Brexit: aumenta volume scommesse su William Hill e Betfair

Intanto le puntate crescono e le betting company raccolgono milioni di sterline: William Hill si aspetta fino a stasera un totale di scommesse pari a più di 20 milioni di sterline.

Notevoli anche i volumi su Betfair.com. Fino alle ore 12 del 10 giugno erano stati scambiati 28,7 milioni di euro: di questi, 22,1 milioni sono stati abbinati sulla permanenza del Regno Unito nella Ue.

Brexit: cosa dicono i sondaggi?

Il rilevamento di Comres commissionato da The Independent mostra un avvicinamento dello schieramento del Sì alla Ue a quello del No (rispettivamente al 36 e al 38 per cento).

Opinium per The Observer (il domenicale del Guardian) vede entrambi i fronti appollaiati al 44%, con un 12 per cento di indecisi o probabili astenuti.

Diverso lo scenario dipinto dall’indagine realizzata da YouGov per il Sunday Times, per la quale il remain passa in testa con il 44% dei consensi, leggermente sopra il partito dei favorevoli al divorzio tra Regno Unito e Unione Europea (43%).

Più netto ancora il vantaggio segnalato da Survation, che vede il Sì alla Ue al 45% e i pro-Brexit al 42%.

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