Borse resilienti dopo attacchi a Bruxelles, stop alla corsa ai beni rifugio

Flavia Provenzani

23 Marzo 2016 - 08:37

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Le borse si mostrano resilienti agli attacchi terroristici di Bruxelles, si arresta la corsa verso i beni rifugio. Dollaro forte sulle parole del presidente Fed Chicago.

Borse resilienti dopo attacchi a Bruxelles, stop alla corsa ai beni rifugio

Le Borse asiatiche, seppur in leggera flessione nella sessione di mercoledì, si mantengono vicine ai massimi di oltre 3 mesi raggiunti ad inizio settimana. Gli operatori di mercato apprezzano il recente ottimismo sull’economia mondiale, che riesce ad offuscare lo shock degli attentati a Bruxelles reclamati dall’ISIS che hanno sconvolto il mondo nella mattina di martedì.

L’indice MSCI, che monitora l’andamento dell’azionario nell’area Asia-Pacifico ad esclusione del Giappone è in leggera flessione a -0.3%, mentre il Nikkei chiude la sessione a -0.28%.
La Cina resiste in territorio positivo, con lo Shanghai Composite in rialzo dello 0.35% e l’indice CSI a +0.32%.

La chiusura di Wall Street è stata contrasta martedì. Lo S&P 500 ha ceduto lo 0.09%, mentre il Nasdaq ha conquistato lo 0.27%.

In forte ripresa i mercati emergenti, con l’indice MSCI in aumento dello 0,2% ai massimi di quattro mesi, dopo essere salito di oltre il 20% dai minimi di sette anni colpiti a gennaio.

Sul mercato si respira ottimismo e si torna ad avere fiducia nelle banche centrali, affinché mettano in atto le giuste misure di politica monetaria per sostenere la ripresa delle economie.

I mercati dopo gli attacchi a Bruxelles

I mercati finanziari sono stati colpiti dagli eventi di ieri, in un attentato all’aeroporto nei pressi di Bruxelles in cui sono rimaste uccise almeno 30 persone. Immediatamente è aumentata l’avversione al rischio, con una conseguente corsa verso i beni rifugio. Tuttavia, il manico sui mercati si è esaurito in poche ore.

Sembra, infatti, che gli attacchi terroristici siano diventati una “nuova normalità” agli occhi degli operatori di mercato, soprattutto dopo l’11 settembre.

Sul mercato delle valute l’Euro riacquista terreno a $1.1211, dopo aver toccato i minimi intraday ieri a $1.11885.

La sterlina è stabile a 1.4204 contro il dollaro USA, dopo aver perso oltre l’1% toccando i minimi di una settimana sulla scia degli attacchi a Bruxelles. La paura degli investitori è che un episodio di questo tipo possa spingere i cittadini inglesi a votare affinché il Regno Unito lasci l’Unione Europea al referendum di giugno.

Il dollaro USA ha ricevuto sostegno dal rialzo dei rendimenti dei titoli USA dopo che il presidente della Fed di Chicago - notoriamente un membro “cauto” - ha mostrato un tono più orientato verso la continuazione della normalizzazione della politica monetaria americana.

Charles Evans ha riferito di aspettarsi altri due rialzi dei tassi di interesse quest’anno basandosi sulle condizioni attuali dell’economia degli Stati Uniti.

Il prezzo del petrolio è tornato a scendere dai massimi dopo che i dati statunitensi hanno mostrato un aumento delle scorte interne, ma i prezzi mantengono un tono rialzista, sostenuti dal miglioramento del sentiment del mercato dell’oro nero.

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