Bonus alberghi 2016: cos’è e come richiederlo?

Chiara Ridolfi

24 Maggio 2016 - 17:01

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Le agevolazioni fiscali prevedono un bonus per gli alberghi e le strutture recettive che abbiano sostenuto spese di ammodernamento e ristrutturazione. Tutte le informazioni su come richiedere il bonus e sui soggetti ammessi al finanziamento.

Bonus alberghi 2016: cos’è e come richiederlo?

Nel piano delle agevolazioni fiscali del 2016 è possibile usufruire anche del bonus alberghi. Grazie ad esso è possibile sostenere le spese per la ristrutturazione e la modernizzazione della propria struttura alberghiera.

Con il DL 83/2014 per le imprese alberghiere è possibile utilizzare il credito d’imposta per migliorare le proprie strutture. Gli alberghi e le strutture recettive che ne faranno richiesta potranno infatti richiedere delle agevolazioni fiscali per ristrutturare il proprio albergo. In questo modo per le spese sostenute per determinate opere di risanamento e miglioramento della struttura recettiva si potranno ottenere delle agevolazioni fiscali.

Chi può richiedere il bonus alberghi 2016? Quali criteri devono avere gli alberghi che fanno richiesta? Qual è il tetto massimo di spesa? Tutti i dettagli sul bonus alberghi li potrete leggere di seguito.

Bonus alberghi 2016: criteri per richiedere le agevolazioni fiscali

Anche per questo 2016 le strutture alberghiere che hanno apportato delle ristrutturazioni interne o che hanno comprato dei mobili nuovi potranno richiedere le agevolazioni fiscali. In base ad una norma presente nel decreto Artbonus infatti le strutture che hanno apportato opere di modernizzazione potranno richiedere un credito d’imposta, per un massimo di 200 mila euro.

Le strutture avranno diritto a richiedere un credito d’imposta del 30%, per un massimo di 200 mila euro, se tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2016 avranno apportato una delle seguenti modifiche:

  • ristrutturazioni, sia per rinnovo che per sostituzione di parti strutturali degli edifici demolizione e ricostruzione, anche con modifica della sagoma. Saranno accettate anche modifiche per realizzazione o integrazione dei servizi igenico-sanitari e tecnologici, sostituzione di serramenti interni o esterni, sostituzione della pavimentazione;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • riqualificazione energetica;
  • eliminazione delle barriere architettoniche, come ad esempio ristrutturazione delle scale, degli ascensori oppure realizzazioni di bagni e sistemi domotici per disabili;
  • acquisto di mobili, componenti d’arredo, cucine professionali, arredi da esterno, attrezzature sportive e per centri benessere.

Il credito d’imposta sarà ripartito in tre quote annuali di pari importo. Esso non sarà cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste. Per richiedere il credito d’imposta sarà necessario presentare domanda al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo tra il 1 e il 28 gennaio successivo all’anno in cui si è sostenuta la spesa.

La presentazione delle domande dovrà avvenire per via telematica e il credito d’imposta dovrà essere inserito nel modello F24 con il codice tributo 6850. Il codice tributo andrà posto nella sezione “Erario” e andrà indicato come anno di riferimento quello in cui si sono effettuati i lavori di ristrutturazione.

Lo stanziamento posto dal Governo è di 220 milioni di euro per il periodo dal 2014 al 2019. Le richieste saranno prese in esame in base alla data di invio e in base a tale data saranno anche ripartiti i finanziamenti. La quota per le ristrutturazioni sarà del 30% per cambiamenti della struttura e del 10% per l’acquisto di componenti d’arredo.

Bonus alberghi 2016: chi può fare richiesta

Non tutte le strutture possono fare richiesta per ottenere le agevolazioni fiscali, dal momento che si devono rispettare dei criteri ben precisi. Prima di tutto l’albergo deve essere stato aperto entro il 1° gennaio del 2012. Questo è uno dei requisiti fondamentali per poter accedere alle agevolazioni.

La struttura recettiva inoltre dovrà avere un minimo di 7 camere, siano esse di alberghi, villaggi-albergo, residenze turistiche, alberghi diffusi, condhotel e marina resort.

Tutti i complessi alberghieri che hanno queste caratteristiche e che nel lasso di tempo sopra indicato hanno sostenuto spese di ristrutturazione per un massimo di 666.667 euro per ciascuna struttura potranno fare richiesta delle agevolazioni fiscali.

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