Banche italiane: nuovo piano del governo per ricapitalizzazioni e NPL

Matteo Bienna

7 Aprile 2016 - 15:29

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Al via il nuovo maxi-piano del governo che vede l’istituzione di due veicoli finanziari per aiutare le banche in difficoltà tra ricapitalizzazioni e crediti deteriorati.

Banche italiane: nuovo piano del governo per ricapitalizzazioni e NPL

Si discutono i dettagli relativi al maxi-piano del governo per trovare una soluzione al problema banche, dopo gli ultimi avvenimenti che hanno visto coinvolta la banca Popolare di Vicenza.

Il piano, proposto da Renzi e sostenuto dal ministro Padoan, prevede l’istituzione di un fondo e di uno strumento finanziario che vada a foraggiare le banche più in difficoltà e a risolvere il problema dei non performing loans.

Intanto il Ftse Mib arriva a metà giornata segnando un -1,18% con il comparto bancario che guida la discesa.
In particolare Banco Popolare (-3,50%) e MPS (-3,80%) continuano a subire lo scetticismo degli investitori, con la prima che ha da poco raggiunto il suo minimo storico.

Piano del governo: due veicoli per aiutare le banche

Dopo il summit di due giorni fa che ne ha dato il via, si discutono ora i dettagli per l’attuazione del nuovo piano del governo, finalizzato al ripristino della buona salute delle nostre banche.

Il sostegno di Bankitalia, la velocità di manovra intrapresa dal governo e il via libera della vigilanza dell’Unione Europea sembrano accelerare i tempi per il raggiungimento dell’accordo e l’istituzione di due veicoli in particolare.

In primo luogo si creerà un fondo di garanzia, di natura privata, dell’ammontare di 2,5 miliardi di euro. Lo scopo principale è quello di agevolare le ricapitalizzazione più urgenti, che interessano la Popolare di Vicenza, Veneto Banca e Banco Popolare.

La situazione più urgente, in realtà, potrebbe risolversi prima dell’attuazione del piano. Unicredit dovrebbe prolungare la garanzia sull’inoptato fino a metà maggio, permettendo così alla banca Popolare di Vicenza di seguire un iter più rapido.

Il secondo veicolo previsto dal piano parla invece di uno strumento finanziario, del valore compreso tra i 3 e i 5 miliardi di euro, finalizzato ad aiutare le banche in sofferenza a causa dei non performing loans.

Ripulire i bilanci delle banche dai crediti deteriorati è senz’altro un intervento che il settore bancario italiano attende da tempo. Questo strumento dovrebbe inoltre appoggiarsi al contributo delle garanzie pubbliche (Gacs), da poco approvato.

Al di là quindi della banca Popolare di Vicenza, che dovrebbe ricapitalizzarsi con l’appoggio di Unicredit, rimarranno in attesa Veneto Banca e Banco Popolare, entrambe prossime ad un aumento di capitale di 1 miliardo di euro, seppur con tempistiche diverse.

Banco popolare infatti dovrà attendere sicuramente oltre il prossimo giugno, quando le operazioni di Veneto Banca dovrebbero avviarsi, dovendo ancora definire molti dettagli riguardanti la sua fusione con BPM.

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