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Fire Emblem Engage - Videogioco Nintendo - Ed. Italiana - Versione su scheda

Piattaforma : Nintendo Switch
Classificato: Dai 12 anni in su
4,5 4,5 su 5 stelle 173 voti

Nintendo Switch
Standard

Informazioni su questo articolo

  • Questo nuovo capitolo della serie Fire Emblem è ambientato a Elyos, un continente formato da quattro regni che circondano una terra sacra Mille anni fa, tra la gente di Elyos e il Drago Maligno scoppiò un feroce conflitto
  • Durante la guerra, gli abitanti di Elyos evocarono eroi di altri mondi, gli emblemi, perché lottassero al loro fianco
  • Grazie al loro aiuto, i guerrieri delle diverse nazioni combatterono come un sol uomo, riuscendo alla fine a imprigionare il Drago Maligno Ora, però, i presagi che indicano il suo ritorno si stanno moltiplicando
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Dettagli prodotto

  • Età consigliata ‏ : ‎ Dai 12 anni in su
  • Dimensioni del collo ‏ : ‎ 16,5 x 10,5 x 1,2 cm; 50 grammi
  • Data d'uscita ‏ : ‎ 20 gennaio 2023
  • Sottotitoli: ‏ : ‎ Italiano
  • Garanzia e recesso: Se vuoi restituire un prodotto entro 30 giorni dal ricevimento perché hai cambiato idea, consulta la nostra pagina d'aiuto sul Diritto di Recesso. Se hai ricevuto un prodotto difettoso o danneggiato consulta la nostra pagina d'aiuto sulla Garanzia Legale. Per informazioni specifiche sugli acquisti effettuati su Marketplace consulta la nostra pagina d'aiuto su Resi e rimborsi per articoli Marketplace.
  • ASIN ‏ : ‎ B0BFRVQRWN
  • Recensioni dei clienti:
    4,5 4,5 su 5 stelle 173 voti

Descrizione prodotto

Durante un terribile conflitto con il Drago Maligno, quattro regni hanno unito le forze con eroi di altri mondi per imprigionarlo. Mille anni dopo, questo formidabile nemico sta per liberarsi. Nei panni di un Drago Divino, usa strategie avanzate e ricche opzioni di personalizzazione per realizzare il tuo destino: trovare gli anelli emblemi sparsi per il mondo e riportare la pace nel continente di Elyos. Evoca leggendari eroi di titoli Fire Emblem del passato, come Marth e Celica, e combatti al loro fianco in questa nuova storia. Il celebre sistema di combattimento a turni che contraddistingue la serie Fire Emblem fa il suo ritorno insieme a un cast di nuovi personaggi che puoi personalizzare per creare le tue strategie


Descrizione Prodotto

FEE

FEE

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Mettiti al comando dell'esercito del Drago Divino e affronta i nemici in battaglie strategiche a turni nel continente di Elyos. Prepara i tuoi attacchi con attenzione, valutando le mosse e le armi di ogni singolo eroe.

Raccogli gli anelli degli emblemi e usali in battaglia per evocare gli eroi leggendari conosciuti come emblemi. Ciascuno di loro dispone di abilità e armi specifiche, ma potrai anche unirti a loro per diventare ancora più forte.

Il triangolo delle armi è fondamentale nelle battaglie. Attacca con l'arma più adatta per far breccia nella difesa del nemico in un turno e schivare il suo contrattacco.

Il gioco offre una grande varietà di livelli di difficoltà e modalità di gioco, adatti a giocatori più o meno esperti. Sono disponibili i livelli normale, difficile e folle, oltre alla modalità automatica, perfetta per chi è alla ricerca di un'esperienza di gioco più rilassante.

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Recensioni clienti

4,5 su 5 stelle
4,5 su 5
173 valutazioni globali
Dove odio e amore si fondono
3 Stelle
Dove odio e amore si fondono
Fire Emblem Engage è il quattordicesimo capitolo della longeva saga di Fire Emblem sviluppata da Intelligent Systems, vediamo cosa ha da offrire:INTRODUZIONE PER NEOFITI(se conoscete già le meccaniche base di Fire Emblem passate al prossimo paragrafo)Fire emblem è un RPG strategico. I combattimenti si svolgono su mappe più o meno grandi che potete pensare come enormi scacchiere divise quindi in caselle su cui muovere le vostre unità, e ciascuna di esse, un pò come negli scacchi, ha le sue peculiarità: alcune si possono muovere per un numero maggiore di caselle, altre di meno, in generale ognuna di esse ha le sue statistiche (velocità, forza, magia, difesa...) e una serie di abilità che determineranno il suo successo o fallimento in combattimento, alcune armi poi possono attaccare il nemico da una casella di distanza, altre da due, altre sia da una sia da due, insomma, le cose in ballo sono davvero tante, ma non c'è da spaventarsi dato che giocando pian piano si impara tutto il necessario ed il gioco offre tutte le spiegazioni ed i tutorial utili a questo scopo.STRUTTURAQuesto capitolo di Fire Emblem è uno di quelli che, così come Three Houses e Fates, presenta un hub di gioco nel quale possiamo svolgere varie azioni prima di addentrarci nelle battaglie vere e proprie. L’hub, che in questo caso è rappresentato dal Somniel, una reggia sospesa in cielo, è molto simile a quello di Three Houses, non in fatto di ambientazione ma in fatto di strutture: oltre ai classici armeria, emporio e fabbro troviamo infatti la mensa ed il laghetto per pescare. Ci sono tuttavia una serie di nuove strutture, alcuni più inutili e blande tra cui in negozio di accessori per poter comprare vestiti alle nostre unità (che possono indossare solo nel Somniel) o un orribile cagnolino che possiamo accudire e vestire, vabbè… ve ne sono poi alcune più rilevanti come la Sala degli Emblemi, legata alla meccanica peculiare di questo gioco, ma ne parleremo meglio più avanti.In generale il Somniel è un hub migliore di quello di Fates ma inferiore a Three Houses: più piccolo e senza espansioni valide, uno schema che purtroppo ritroveremo per altri aspetti di Engage.Questo capitolo tuttavia non solo ha un hub, ma anche una mappa, in modo del tutto simile a The Sacred Stones, Retaggio o Shadows of Valentia. Dalla mappa possiamo avere accesso ai vari capitoli del gioco. Di solito non amo la mappa nei giochi di Fire Emblem, perchè di solito questa si accompagna ad un’altra feature, ovvero le scaramucce opzionali, cioè quelle battaglie che non servono al progredire del gioco ma solo a far salire di livello le nostre truppe o farmare esperienza. Anche Three Houses, nonostante non avesse la mappa, permetteva di impegnarsi in scaramucce opzionali, dando però limiti molto rigidi sul numero di volte che questo tipo di battaglie potevano essere affrontate, mentre con Engage la situazione è sfuggita parecchio di mano. Praticamente dato che le scaramucce si presentano nei luoghi della mappa già visitati, più si va avanti nel gioco più queste si faranno presenti, arrivando ad avere anche più di dieci scaramucce ad ogni capitolo nelle fasi medie e finali del gioco. Questo distrugge una delle caratteristiche di Fire Emblem, ovvero la gestione dell’esperienza, poichè il gioco tramite le scaramucce mette a disposizione esperienza pressoché illimitata, oltre a dare per l’appunto la possibilità di farmare ed avere unità overlivellate rispetto al capitolo attualmente in corso. Molto molto male. E’ chiaro che si possono benissimo skippare essendo opzionali, ma il fatto che il gioco le inserisca, o che comunque non dia la possibilità di scegliere all’inizio se averle o meno fa storcere il naso soprattutto al fan di vecchia data.CAMBIAMENTIVediamo ora i principali cambiamenti introdotti nei combattimenti:-Armi infinite: Se nella maggior parte dei Fire Emblem le armi hanno un numero di usi limitati, alla fine dei quali queste si rompono, in Engage è stato scelto, così come in Shadows of Valentia e Fates di avere armi con usi illimitati (e nel caso ve lo stiate chiedendo se ne possono portare anche più alla volta al contrario di Valentia). Sinceramente entrambe le modalità (usi limitati o illimitati) mi vanno benissimo, anche perchè Engage è bravo nel non fornire troppi fondi monetari, bilanciando così il fatto di non dover comprare nuove armi nel momento in cui si rompono.Tuttavia i bastoni per curare e tutti quegli strumenti che non sono armi rimangono con usi limitati.-Breccia: Eccoci ora ad una feature nuova di zecca, che va a cambiare il noto triangolo delle armi di Fire Emblem. Le debolezze ed efficacie non sono cambiate (spada batte ascia, ascia batte lancia, lancia batte spada), ma se nei vecchi capitoli il triangolo garantiva, per esempio, un attacco in più, in questo invece sfruttare un’efficacia ci consentirà di fare una breccia, ovvero l’avversario perde la sua arma e non potrà contrattaccare per il resto del turno, rendendolo inoffensivo fino alla fine dello stesso. Facciamo un esempio: il mio cavaliere colpisce con un’ ascia un soldato con la lancia (sono quindi superefficace su di lui), il soldato dunque non solo non potrà contrattaccare il mio cavaliere, ma se in un secondo momento , durante lo stesso turno, il mio fantino attaccherà quel soldato, anche questa volta non potrà contrattaccare, e così via fino alla fine del turno. Da notare come non si può fare breccia durante un contrattacco (nell’esempio di prima se fosse stato il soldato ad agire contro il mio cavaliere non gli avrei fatto breccia nonostante avessi l'ascia) e che, ovviamente, la stessa meccanica vale per i nemici verso di noi. La breccia mantiene il triangolo delle armi cambiando in parte, ma non stravolgendo, le carte in tavola: mettere un’unità armata di spada nell’area di attacco di anche un solo lanciere significherà impedirgli di contrattaccare per l’intero turno, anche perché i nemici sono furbi e ad agire per primo sarà sempre il nemico a farci breccia, dando così il “via libera” ad i suoi compagni. Anche in questo caso la nuova meccanica è senza infamia e senza lode, non credo sia ne più detestabile ne più preferibile del vecchio triangolo, semplicemente si deve ragionare in maniera leggermente diversa, quindi in fondo va benissimo così.-Engage:Ho lasciato per ultima la feature principale del gioco, ovvero gli anelli degli emblemi. Questi permettono di evocare, per l'appunto, gli emblemi, ovvero entità dalla forma dei Lord dei vecchi capitoli della saga, dodici in tutto (i capitoli precedenti sono tredici in realtà ma Marth è protagonista sia del primo che del terzo). Prima di parlare di loro sul profilo narrativo, continuiamo ad analizzare il combattimento e vediamo come lo modificano. Innanzitutto non tutti gli anelli sono dati a noi da subito, ma si sbloccheranno man mano che si procede nella storia. Ogni anello può essere assegnato ad una nostra unità, cosa che gli garantisce diversi benefici passivi ed attivi:-Benefici passivi: quando un personaggio ha un emblema assegnato ma non si è ancora fuso con lui, ottiene un paio di abilità passive e anche dei leggeri miglioramenti alle statistiche.-Benefici attivi: quando, durante un combattimento, la barra dell’unione si riempie, possiamo fonderci con il nostro emblema, cosa che permette di sbloccare anche le abilità “attive”, oltre che le ancor più importanti armi unione e una mossa speciale utilizzabile solo una volta per unione. Facciamo un esempio: unendomi con l’emblema Marth ottengo l’arma spadino, efficace contro cavalieri e fantini, e la potrò usare fintanto che sono unito a lui. Ottengo poi una mossa speciale molto potente che mi permette di sferrare nove attacchi consecutivi ad un nemico, questa invece potrà essere usata solo una volta per unione. La fusione dura tre turni, alla fine dei quali la barra dell’unione si riazzera; potrà poi essere ricaricata pian piano semplicemente combattendo oppure istantaneamente posizionandosi su caselle speciali, permettendo quindi da subito una nuova unione. Il legame tra un’unità ed un emblema può salire man mano che combattiamo al fianco di essa, e rafforzandosi ci permette di avere nuove armi unione e nuove abilità da ereditare nella Sala degli Emblemi, a cui abbiamo fatto cenno prima.Questa nuova meccanica è molto valida a mio avviso, non si ha quasi mai la sensazione che che le mosse speciali siano rotte, soprattutto nelle fasi più avanzate del gioco; le variabili strategiche salgono per il giocatore permettendogli di formulare nuovi stratagemmi che coinvolgano gli emblemi, e la sensazione di fondersi per diventare più potenti è gratificante.Se devo dare dunque un giudizio generale sui combattimenti nudi e crudi, trovo che Fire Emblem Engage faccia un ottimo lavoro, le nuove meccaniche sono ottime e ben gestite, senza cose ridicole; le mappe sono valide, insomma, davvero molto bene…peccato che per il resto questo titolo regala un’esperienza complessiva di validità dubbia, vediamo perché…LA QUESTIONE DELLA DIFFICOLTA’Allora una volta i giochi di Fire Emblem funzionavano così: avevi delle unità schierate in battaglia, e se un’unità perdeva tutti i ps moriva: fine, punto, era persa per sempre, o ricominciavi da capo la battaglia oppure non la potevi più usare. La sensazione di perdere per sempre i nostri combattenti aggiungeva una tensione incredibile alle battaglie che nessuna altra saga (tra quelle che conosco io) riusciva a regalare: una mossa sbagliata poteva segnare la tua partita, ogni piccolo movimento andava calcolato al meglio, una casella faceva la differenza tra vita e morte, tra continuare o ricominciare lo scontro. Poi con Awakening è successa una cosa, hanno introdotto la modalità principiante che fa ritornare in vita le unità che terminavano i ps, e vabbè, almeno lì se ti volevi fare una partita tradizionale selezionavi la modalità classica e stavi a posto. Poi in Shadows of Valentia hanno introdotto la Ruota di Mila, che permette di tornare indietro nel tempo un numero limitato di volte riparando così ai nostri errori e non costringendoci a ricominciare tutta la battaglia nel caso di unità perse. La tensione si abbassava, ma non si azzerava, poiché come già detto gli usi erano limitati.Engage fa qualcosa di straordinariamente orribile: innanzitutto fa tornare la meccanica di riavvolgere il tempo stavolta tramite la Cronogemma, utilizzabile ben 10 volte già all’inizio del gioco (e vi assicuro che sono un botto, soprattutto per le fasi iniziali). Ma non è finita, il colpo di grazia è dato dalla possibilità di poter salvare il gioco DURANTE le battaglie, e non mi riferisco ai segnalibri, ma a veri e propri salvataggi. Ma io dico ma perchè? Perchè inserire la Cronogemma E i salvataggi? Cioè la tensione viene davvero azzerata questa volta: hai sbagliato? Non preoccuparti piccolino ecco il tuo ciuccio-cronogemma pronto all’uso. Come dici? Vorresti usarla infinite volte e non solo dieci? Ma allora perchè non fai un bel salvataggio? Così se gli usi scendono a zero bastare ricaricare da dove hai salvato con tutti gli usi a disposizione per te!E qui andiamo davvero molto male, malissimo. Ma poi fosse questo Fire Emblem dalla difficoltà astrusa dove servono tutti questi aiuti, ma non lo è, anzi, la difficoltà in generale è bilanciata in modo ottimo, non siamo davanti al miglior capitolo in questo senso ma è stato fatto un buon lavoro (a parte forse le ultime due missioni che sono oscene, si arriva fino a una decina di rinforzi per turno non scherzo), tuttavia questo buon lavoro è nullificato dai salvataggi, dalla cronogemma, dalla possibilità di farmare… basta, troppi aiuti, ho scelto la modalità classica maledizione, se volevo avere vita facile sceglievo la modalità principiante. Non ci siamo.Sul lato più tecnico, oltre alle già menzionate modalità classica e principiante, la difficoltà si divide in normale, difficile e folle. Io ho giocato a difficile e mi sento di consigliarla sia al neofita che vuole un’esperienza bella tosta sia al veterano che vuole “studiare” le nuove meccaniche per poi magari farsi una seconda run in folle, senza arrivare però a picchi che non abbia già toccato con le vecchie iterazioni.TRAMASe l’ottimo gameplay viene smorzato da una cattiva gestione degli aiuti offerti al giocatore, allo stesso tempo non viene accompagnato da una trama valida.La critica più grande che rivolgo ad essa si basa proprio sugli emblemi, ottima introduzione nei combattimenti ma pessima nella narrativa.Gli emblemi, i dodici Lord dei vecchi capitoli, in questo gioco sono praticamente dei fantocci, dei pupazzetti che stanno al fianco delle nostre unità con zero carisma. Gli unici che hanno qualche linea di dialogo in più sono Marth e Sigurd, per il resto li incontri nel Somniel e il massimo che ti sanno dire sono cose del tipo “che bel sole che c’è oggi”. La trama ruoterà in buona parte intorno a loro, ci sono i buoni che prendono gli anelli, poi i cattivi li rubano, poi i buoni li riprendono bla bla bla… ma i Lord in se sono quasi ridicolizzati, anche perchè in effetti loro non sono proprio…loro. Cioè Marth non è Marth, ma una sorta di riproduzione di Marth. Vedere i protagonisti dei vecchi giochi trattati in questa maniera crea varie sensazioni nel fan:-sgomento/rabbia-voglia di giocare ai vecchi capitoli piuttosto che ad Engage, quasi come un messaggio subliminale posizionato male.-dubbio, ci si chiede perché siano stati inseriti nonostante l’uso inconsistente che ne viene fatto (risposta molto probabile: attirare i fan di Fire Emblem Heroes e/o dei nostalgici particolarmente raggirabili).No davvero, avevano la possibilità di creare un gioco con tutti i vecchi Lord, fare un capolavoro complessissimo che riuniva i vecchi continenti, ed invece hanno buttato all’aria l’occasione con Engage. A questo punto avrei preferito che i dodici emblemi fossero eroi nuovi di zecca, mantenendo la meccanica ma salvando i poveri vecchi protagonisti.Per il resto la trama è…boh, scialba, poco carismatica, la questione degli anelli vieni affrontata in modo grossolano, sbrigativo se non addirittura confusionario, non è tra le peggiori trame di Fire Emblem (difficile battere Fates in questo, eheh) ma anche qui si raggiunge a stento la sufficienza. Tra l’altro non ho capito perché tipo per la prima metà di gioco le cutscene si sono trasformate in siparietti comici degni di un anime poco divertente, con i personaggi che si devono comportare per forza in modo ridicolo. Fire Emblem non è stata mai una saga musona, ma di solito i momenti comici/ridicoli erano affidati per lo più ai dialoghi di sostegno. Unica nota positiva, il protagonista Alear (che vince il premio come Lord con il design peggiore) parla. Per carità, non ha una personalità particolarmente profonda o che so io, ma in generale lo preferisco di gran lunga ai protagonisti silenziosi delle ultime iterazioni.LONGEVITA’Sulla longevità non gli si può dir nulla almeno, una campagna dura tra le cinquanta e le sessanta ore, anche qualcosa di più sfruttando tutto lo sfruttabile. Almeno qui posso dire “niente male”.Insomma, Fire Emblem Engage, un titolo senza carattere, non porta avanti la complessità di Three Houses, ma non torna nemmeno alle origini imitando i vecchi giochi, ne carne ne pesce, solo una fusione mal riuscita. In alcuni momenti sembra di star giocando ad una demo di Three Houses con qualche elemento di Heroes buttato li. Le nuove meccaniche di combattimento sono valide, ma contornate da un mezzo disastro. Vedere una delle proprie saghe preferite inciampare di nuovo dopo un capolavoro non è per niente piacevole.Volete un consiglio? Se volete giocare a Fire Emblem su Switch compratevi Three Houses, se ce lo avete già, completate un'altra delle quattro campagne disponibili. Ma se proprio volete un nuovo Fire Emblem, allora valutate bene tutto ciò che ho scritto e cercate di capire se potete scendere ai compromessi che credo questo gioco ponga; io ci penserei ben più di una volta prima di spendere i miei sessanta euro. Ciao.
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Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 4 febbraio 2023
Piattaforma per visualizzazione: Nintendo SwitchEdizione: StandardAcquisto verificato
Gli appassionati della saga sapranno già che Fire Emblem è una garanzia, e anche questo capitolo non delude. La trama non è così profonda e curata come quella di Three Houses, ma il gameplay è profondissimo e stratificato, i personaggi sono tantissimi e ben caratterizzati e la grafica è una delle migliori dei titoli Fire Emblem.
Una persona l'ha trovato utile
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Recensito in Italia il 20 settembre 2023
Piattaforma per visualizzazione: Nintendo SwitchEdizione: StandardAcquisto verificato
L’ho comprato molto scettico, ma dopo qualche ora di gioco mi sono ricreduto. Ottimo , come sempre quando si parla di escusive raramente sbagliano il colpo! Bello da vedere è game play rilassante.
Recensito in Italia il 24 gennaio 2024
Piattaforma per visualizzazione: Nintendo SwitchEdizione: StandardAcquisto verificato
Il gioco presenta qualche difetto, come la storia che non è particolarmente sviluppata, tuttavia presenta molti pregi. In primis c'è lo stile grafico e i disegni dei personaggi della nota artista Mika Pikazo. In termini di musiche siamo a dei livelli molto alti. Ma questo gioco splende in particolar modo per il gameplay, mai banale, sempre vario e in generale molto soddisfacente. Più che un Fire Emblem main line è chiaro che questa avrebbe dovuto essere una celebrazione dell'intera saga per il suo anniversario, celebrazione poi slittata a causa della pandemia. Nonostante questo rimane comunque un grande gioco.
Recensito in Italia il 14 marzo 2024
Piattaforma per visualizzazione: Nintendo SwitchEdizione: StandardAcquisto verificato
Adoro tutti i loro giochi, questo non è da meno. Consigliatissimo
Recensito in Italia il 5 maggio 2024
Piattaforma per visualizzazione: Nintendo SwitchEdizione: StandardAcquisto verificato
Uno dei giochi migliori di rpg strategici a turni, un must per ogni possessore di Nintendo Switch che apprezzi anche solo lontanamente il genere.
Recensito in Italia il 25 giugno 2023
Piattaforma per visualizzazione: Nintendo SwitchEdizione: StandardAcquisto verificato
C’è solo una cosa da dire, siete fan di fire emblem o comunque dei gdr strategici in generale? Questo è un must buy
2 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 7 febbraio 2023
Piattaforma per visualizzazione: Nintendo SwitchEdizione: StandardAcquisto verificato
Dico subito che ho giocato tutti i fire emblem e questo è in linea con gli altri, bel gioco che merita di essere preso, ma...ed è un grosso ma, se pensate che sia ai livelli di three houses o fates, resterete delusi. graficamente buono, ma solo nei filmati, il gioco in sè è realizzato alla "koikatsu" per chi lo conosce, i personaggi sembrano poco reali se presi in proimo piano, nulla da dire sui vestiti e armature, belli. Il gioco è bello e puoi fare molte strategie usando i diversi emblemi, ma la creazione degli anelli è praticamente inutile, cosi come gli animali che puoi collezzionare, alla fine ti servono solo i cani. la trama è troppo semplice e lineare, deludente.
4 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 4 aprile 2023
Piattaforma per visualizzazione: Nintendo SwitchEdizione: StandardAcquisto verificato
Da fan della saga non posso che essere felice di poter giocare una nuova avventura. Ottimo gameplay e storia carina!
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