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No sleep till Shengal Copertina rigida – 4 ottobre 2022
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa240 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreBao Publishing
- Data di pubblicazione4 ottobre 2022
- Dimensioni19.1 x 2.5 x 26.3 cm
- ISBN-108832737493
- ISBN-13978-8832737493
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Dettagli prodotto
- Editore : Bao Publishing (4 ottobre 2022)
- Lingua : Italiano
- Copertina rigida : 240 pagine
- ISBN-10 : 8832737493
- ISBN-13 : 978-8832737493
- Peso articolo : 908 g
- Dimensioni : 19.1 x 2.5 x 26.3 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 518 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 33 in Politica (Libri)
- n. 60 in Narrativa a fumetti
- n. 312 in Narrativa di genere (Libri)
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Grazie Zero per aver dato voce a persone cui le nostre TV non danno neppure un flebile sussurro.
È edito da BAO Publishing, al suo interno una bella collaborazione con Alberto Madrigal, illustratore spagnolo.
Vi spiego di cosa si tratta:
Autore:
Michele Rech in arte ZeroCalcare è un fumettista romano, che si è affermato sempre di più negli ultimi anni grazie alle sue strisce e ai suoi libri a fumetto. Celebre è anche la sua serie animata "Strappare lungo i bordi"uscita su Netflix.
Trama:
ZeroCalcare in questo libro racconta del suo viaggio del 2021 in Iraq. Il suo scopo era quello di far visita alla comunità di Shengal, minacciata dalle tensioni internazionali e protetta dalle milizie curde, e documentarne le condizioni di vita e la lotta. Il viaggio si rivela difficile, infatti, la delegazione italiana viene più volte respinta durante i controlli delle forze dell'ordine locali.
Il libro, proprio come Kobane Calling del 2015, è un reportage. Una fotografia di una vita lontana da noi ma anche molto vicina geograficamente di cui spesso nessuno parla.
La storia di un drappello di persone cerca di opporsi al "terrorismo" facendo resistenza. Un fumetto sensibile.
Qualità e Prezzo:
La qualità, come quasi in tutti i libri della BAO è di pregiata fattura. Pagine spesse con carta di ottima qualità e rilegatura ben fatta. La copertina è in cartonato rigido e il prezzo è in linea con i libri precedenti e, a mio parere, conveniente per la qualità offerta.
La mia Opinione:
ZeroCalcare è il fumettista nostrano che più preferisco al momento. Un'artista sensibile, uno di noi.
Con un ironia sottile, spesso riesce a raccontare e a documentare e a toccare temi difficili, camminando spesso su una sottile linea malinconica e melodrammatica. Tra le sue opere le mie preferite restano:
"La profezia dell'armadillo", "Dimentica il mio nome", "Macerie Prime", "Kobane Calling".
Se non lo avete mai fatto, leggete ZeroCalcare, non ve ne pentirete.
È edito da BAO Publishing, al suo interno una bella collaborazione con Alberto Madrigal, illustratore spagnolo.
Vi spiego di cosa si tratta:
Autore:
Michele Rech in arte ZeroCalcare è un fumettista romano, che si è affermato sempre di più negli ultimi anni grazie alle sue strisce e ai suoi libri a fumetto. Celebre è anche la sua serie animata "Strappare lungo i bordi"uscita su Netflix.
Trama:
ZeroCalcare in questo libro racconta del suo viaggio del 2021 in Iraq. Il suo scopo era quello di far visita alla comunità di Shengal, minacciata dalle tensioni internazionali e protetta dalle milizie curde, e documentarne le condizioni di vita e la lotta. Il viaggio si rivela difficile, infatti, la delegazione italiana viene più volte respinta durante i controlli delle forze dell'ordine locali.
Il libro, proprio come Kobane Calling del 2015, è un reportage. Una fotografia di una vita lontana da noi ma anche molto vicina geograficamente di cui spesso nessuno parla.
La storia di un drappello di persone cerca di opporsi al "terrorismo" facendo resistenza. Un fumetto sensibile.
Qualità e Prezzo:
La qualità, come quasi in tutti i libri della BAO è di pregiata fattura. Pagine spesse con carta di ottima qualità e rilegatura ben fatta. La copertina è in cartonato rigido e il prezzo è in linea con i libri precedenti e, a mio parere, conveniente per la qualità offerta.
La mia Opinione:
ZeroCalcare è il fumettista nostrano che più preferisco al momento. Un'artista sensibile, uno di noi.
Con un ironia sottile, spesso riesce a raccontare e a documentare e a toccare temi difficili, camminando spesso su una sottile linea malinconica e melodrammatica. Tra le sue opere le mie preferite restano:
"La profezia dell'armadillo", "Dimentica il mio nome", "Macerie Prime", "Kobane Calling".
Se non lo avete mai fatto, leggete ZeroCalcare, non ve ne pentirete.
La località di Shengal – in arabo Sinjar o Shingal – è abitata dagli Ezidi – Yazidi in arabo – molti dei quali sopravvissuti al massacro compiuto contro di loro dalle forze dell’Isis nel 2014. Gli unici che li hanno soccorsi e protetti, la maggior parte erano donne e bambini, sono stati le miliziane e i miliziani curdi.
Dopo aver conosciuto l’esperienza di autogoverno del Rojava, con la parità di genere, la convivenza tra tutti i popoli e la ricerca della democrazia in mezzo alle atrocità e alla barbarie, gli Ezidi hanno deciso di adottarlo anche nella loro Shengal.
Ma in un paese strategico e dilaniato dalle tragiche conseguenze di una guerra che in realtà non è mai finita, l’autonomia di Shengal è “scomoda” per troppi interessi. A partire da quelli della vicinissima Turchia che non tollera qualsiasi riferimento ai Curdi e alle loro tradizioni, ma anche a quelli del Governo centrale iracheno. E la confinante Siria ancora non si è palesemente espressa.
Fra la primavera e l’estate del 2021 Zerocalcare si è recato, non senza difficoltà, a Shengal semplicemente per raccontare attraverso il suo libro la situazione di alcune delle persone che qualche anno fa hanno difeso, anche con la loro vita, il mondo dall’Isis, ma che oggi si ritrovano quasi isolate.
Eppure nel nostro Paese, durante l’avanzata delle truppe dell’Isis, tutti i grandi media esaltavano le donne e gli uomini che si sacrificavano per fermarla, tanto che alle combattenti curde venne dedicata anche una linea di abbigliamento …ma oggi?
Con “No sleep till Shengal” Zerocalcare – con i toni di grigio di Alberto Madrigal – ci racconta la storia di donne e uomini che nonostante la loro storia straziante tentano di portare a termine una rivoluzione sociale e culturale che inciderebbe nel presente di tutto il resto del pianeta in maniera davvero impattante. Ma tutto il resto del pianeta, per un interesse diretto o indiretto, sembra proprio volutamente guardare da un’altra parte.
L’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe della Russia ha ulteriormente complicato la vita e i sogni delle donne e degli uomini di Shengal.
Recensito in Italia il 18 dicembre 2022
La località di Shengal – in arabo Sinjar o Shingal – è abitata dagli Ezidi – Yazidi in arabo – molti dei quali sopravvissuti al massacro compiuto contro di loro dalle forze dell’Isis nel 2014. Gli unici che li hanno soccorsi e protetti, la maggior parte erano donne e bambini, sono stati le miliziane e i miliziani curdi.
Dopo aver conosciuto l’esperienza di autogoverno del Rojava, con la parità di genere, la convivenza tra tutti i popoli e la ricerca della democrazia in mezzo alle atrocità e alla barbarie, gli Ezidi hanno deciso di adottarlo anche nella loro Shengal.
Ma in un paese strategico e dilaniato dalle tragiche conseguenze di una guerra che in realtà non è mai finita, l’autonomia di Shengal è “scomoda” per troppi interessi. A partire da quelli della vicinissima Turchia che non tollera qualsiasi riferimento ai Curdi e alle loro tradizioni, ma anche a quelli del Governo centrale iracheno. E la confinante Siria ancora non si è palesemente espressa.
Fra la primavera e l’estate del 2021 Zerocalcare si è recato, non senza difficoltà, a Shengal semplicemente per raccontare attraverso il suo libro la situazione di alcune delle persone che qualche anno fa hanno difeso, anche con la loro vita, il mondo dall’Isis, ma che oggi si ritrovano quasi isolate.
Eppure nel nostro Paese, durante l’avanzata delle truppe dell’Isis, tutti i grandi media esaltavano le donne e gli uomini che si sacrificavano per fermarla, tanto che alle combattenti curde venne dedicata anche una linea di abbigliamento …ma oggi?
Con “No sleep till Shengal” Zerocalcare – con i toni di grigio di Alberto Madrigal – ci racconta la storia di donne e uomini che nonostante la loro storia straziante tentano di portare a termine una rivoluzione sociale e culturale che inciderebbe nel presente di tutto il resto del pianeta in maniera davvero impattante. Ma tutto il resto del pianeta, per un interesse diretto o indiretto, sembra proprio volutamente guardare da un’altra parte.
L’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe della Russia ha ulteriormente complicato la vita e i sogni delle donne e degli uomini di Shengal.
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