Rally dell’indice del dollaro: +1,15% dopo i forti dati sul mercato immobiliare USA

Flavia Provenzani

19 Maggio 2015 - 15:10

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Il biglietto verde riacquista forza e l’indice del dollaro USA sale in fretta di più dell’1% contro le principali valute forex grazie ai dati sul mercato immobiliare negli Stati Uniti oltre ogni previsione.

Rally dell’indice del dollaro: +1,15% dopo i forti dati sul mercato immobiliare USA

Il dollaro USA è salito dell’1% contro il paniere ponderato di sei valute principali nel forex trading nella giornata di martedì, dopo che i dati hanno mostrato che i permessi di costruzione statunitensi e gli avvii alla costruzione sono aumentati molto più di quanto previsto ad aprile.

Il biglietto verde ha ricevuto sostegno dopo che il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha riferito che il numero di permessi di costruzione rilasciati ad aprile sono aumentati del 10.1% a 1.143 milioni di unità, dal totale di marzo di 1.038 milioni.
Gli analisti invece attendevano un aumento dei permessi di costruzione del 2.2% per un totale di 1.060 milioni di unità.

Come visto sul Calendario Economico, lo stesso report ha riferito inoltre che gli avvii delle costruzioni edilizie sono aumentati del 20.2% ad aprile, fino a raggiungere un totale di 1.135 milioni di unità dal totale di 944.000 di marzo, superando di gran lunga le aspettative per un rialzo del 9.9% a 1.019 milioni.

L’indice del dollaro, che misura la forza del biglietto verde contro un paniere ponderato di sei valute principali, è saltato velocemente dell’1,15% a 95,31, il livello più alto dall’11 maggio scorso.

Il cambio euro dollaro EURUSD è sceso dell’1.46% al minimo settimanale a quota 1.1156 dopo che Benoit Coeure della BCE ha riferito che il programma di quantitative easing aumenterà il suo ritmo di acquisto di titoli di stato prima che arrivi l’estate, per evitare il grande calo di liquidità tipico dei mesi di luglio e agosto.

Martedì mattina, l’Istituto ZEW ha riferito che l’indice tedesco sul sentiment economico è sceso a 41.9 il risultato più basso dallo scorso dicembre, da 53.3 di aprile.
Gli analisti si aspettavano un calo, ma solo fino a 49.0.

Le preoccupazioni circa la possibilità di default in Grecia continuano ad offrire una spinta ribassista alla moneta unica, nonostante il ministro del lavoro ellenico si sia mostrato ottimista circa una vicina soluzione in un accordo tra le parti.

La sterlina è ancora in discesa, con il cambio sterlina-dollaro GBPUSD in calo dell’1.16% al minimo settimanale di quota 1.5469, dopo che i dati hanno mostrato che il Regno Unito è entrato in inflazione negativa lo scorso mese per la prima volta dal 1960.

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