Grecia, raggiunto l’accordo con i creditori internazionali

Stefania Manservigi

11 Agosto 2015 - 16:35

condividi

La Grecia ha raggiunto l’accordo con i creditori sugli obiettivi di bilancio fino al 2018. L’accordo dovrebbe dare il via libera al terzo piano di aiuti economici a favore del paese ellenico.

Grecia, raggiunto l’accordo con i creditori internazionali

L’accordo tra la Grecia e i creditori internazionali sugli obiettivi di bilancio del paese per il triennio 2015 - 2018 è stato raggiunto.
L’accordo dovrebbe sbloccare il terzo piano di aiuti che assicurerebbe alle casse greche finanziamenti per 86 miliardi su tre anni, nell’ambito del meccanismo europeo di stabilità.
In ogni caso si terrà venerdì la riunione dell’Eurogruppo per dare il via libera al programma di aiuti, come ha confermato Mariano Rajoy, primo ministro spagnolo, che ha colto l’occasione per sottolineare che il Parlamento spagnolo dovrebbe votare il pacchetto la prossima settimana.
Intanto il governo di Atene attraverso una nota ha fatto sapere che la Grecia, grazie al piano di aiuti che verrà sbloccato, assicura

«la copertura dei prestiti e degli arretrati di pagamento dello Stato».

A trarne beneficio saranno soprattutto le banche greche che

«saranno ricapitalizzate prima della fine del 2015 con un sostegno immediato di 10 miliardi di euro»

e senza ricorrere a prelievi sui depositi dei risparmiatori, come è avvenuto nel caso di Cipro nel 2013.

Grecia, accordo raggiunto con i creditori. Cosa prevede?
La Grecia, in cambio del piano di aiuti che permetterà di far rifiatare le casse elleniche, si è dovuta impegnare con i creditori nella realizzazione di una lunga lista di misure di bilancio e riforme.
L’intesa raggiunta, infatti, prevede un deficit primario (saldo di bilancio, esclusi i pagamenti di debito) pari allo 0,25% del Pil nel 2015. Nel 2016 invece dovrà essere raggiunto un avanzo primario dello 0,5% del Pil, dell’1,75% nel 2017 e del 3,5% nel 2018. Il memorandum prevede per l’economia ellenica una contrazione tra il 2,1% e il 2,3% nel 2015, una flessione dello 0,5% nel 2016 e un ritorno alla crescita al 2,3% nel 2017.
Restano da definire ancora alcuni dettagli riguardanti il Fondo delle privatizzazioni e la sorte delle sofferenze delle banche creditrici.
Nella nota trasmessa dal governo greco, infatti, viene specificato che la questione dei crediti deteriorati sarà studiata

«da un’equipe che tratterà con i creditori».

E’ stata evitata, inoltre, la vendita delle sofferenze bancarie a fondi specializzati, che avrebbe aumentato il rischio di pignoramento di case per il mancato pagamento dei mutui. Per quanto riguarda la riforma del mercato del lavoro, questa sarà realizzata

«in collaborazione con l’Ocse» e in base agli standard in vigore «in Europa Occidentale».

L’accordo si sviluppa in 27 pagine e prevede 35 «azioni prioritarie»; tra queste ci sarebbero la tassazione dell’industria mercantile e le liberalizzazioni, le pensioni anticipate e le esenzioni fiscali per le isole.

Argomenti

# Bce
# FMI
# Grecia

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.