Come richiedere un rimborso IVA superiore a 15.000 €

Federico Migliorini

6 Marzo 2015 - 14:13

condividi

Ecco i principali adempimenti da rispettare per ottenere i rimborsi Iva superiori a 15.000 €.

Come richiedere un rimborso IVA superiore a 15.000 €

Per i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione Iva 2015, per l’anno di imposta 2014, entro il 28 febbraio, l’utilizzo in compensazione del credito Iva oltre i 5.000 € potrà essere effettuato già in occasione della prossima liquidazione Iva, fissata per il 16 marzo. In alternativa, il credito Iva può essere chiesto a rimborso, ed ove questo superi il limite di 15.000 €, è soggetto ad alcuni adempimenti a carico della società istante, per poter essere rimborsato dal Fisco.

Le regole sui rimborsi
Per quanto riguarda le richieste di rimborso, il decreto semplificazioni fiscali (D.Lgs. n. 175/2014) ha apportato delle novità importanti. Infatti, le richieste di rimborso che superano la soglia dei 15.000 € richiederanno la specifica presentazione della garanzia fidejussioria o dell’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione, (o della sottoscrizione alternativa dell’organo di controllo) accompagnato da una dichiarazione sostitutiva di atto notorio al fine di attestare:

  • che il patrimonio netto dell’ultimo esercizio non sia diminuito di oltre il 40%;
  • che la consistenza degli immobili non si sia ridotta di oltre il 40%, per cessioni non effettuate nella normale gestione dell’attività esercitata;
  • che l’attività stessa non sia cessata né si sia ridotta per effetto di cessioni di aziende o rami di aziende;
  • se la richiesta di rimborso è presentata da società di capitali non quotate nei mercati regolamentati, che non risultino cedute, nell’anno precedente la richiesta di rimborso, azioni o quote della società stessa per un ammontare superiore al 50% del capitale sociale;
  • che siano stati regolarmente eseguiti i versamenti dei contributi previdenziali e assicurativi.

Inoltre, deve essere presentata una seconda dichiarazione sostitutiva di atto notorio al fine di attestare che la società istante non rientra nelle fattispecie previste dalla disciplina delle società di comodo, ovvero che le società risulti essere operativa.
Nei casi in cui il contribuente è ritenuto pericoloso da parte del Fisco, bisogna invece passare obbligatoriamente dal rilascio della garanzia. Inoltre, a partire dal 2015 il visto di conformità potrà essere apposto anche sui modelli TR, utilizzabili per i rimborsi trimestrali.

I chiarimenti della circolare 32/E/2014
E’ bene ricordare che, come precisato anche dalla circolare dell’Agenzia n. 32/E/2014, il superamento della soglia di 15.000 €, deve essere monitorata guardando alla somma delle richieste di rimborso presentate in relazione a ciascun periodo d’imposta, e non alla singola richiesta. Quindi, se il relazione al 2015 vengono presentati tre modelli TR, con 5.000 € di credito chiesto a rimborso per ognuno, dovrà essere apposto il visto sulla dichiarazione annuale, in quanto essa è il modello con il quale viene superata la soglia dei 15.000 €.

Argomenti

# IVA

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO