Borsa Milano brilla a +3,6%. In cima MPS e lusso

Linda Tiralongo

25/09/2015

25/09/2015 - 19:19

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Seduta positiva per l’azionario europeo sulla scia di una partenza al rialzo di Wall Street sulle parole della Yellen e sul PIL USA. A Piazza Affari brillano i bancari e MPS sull’ottimismo dell’accordo con Nomura.

Borsa Milano brilla a +3,6%. In cima MPS e lusso

Piazza Affari archivia al rialzo la seduta odierna con il Ftse Mib che sale a +3,6% a 21.339 punti (ore 18:00). Seduta positiva anche per il listino di Francoforte, dove il DAX chiude a +2,9%, seguita dal CAC parigino a +3,3%. In verde anche il britannico Ftse 100 a +2,6%.

Borsa Milano al rialzo, MPS e bancari in testa al Ftse Mib

Seduta di guadagni per Piazza Affari nell’ultima giornata di contrattazioni della settimana. Il Ftse Mib chiude in progresso del 3,6% a 21.339 punti.
In cima al listino si trova il titolo MPS che festeggia con un +3% in finale di seduta.
L’andamento positivo del titolo è legato all’ottimismo degli investitori dopo la notizia della conclusione dell’accordo transattivo con il broker giapponese Nomura. Sulla scia positiva dei guadagni della banca senese, accelerano gli acquisti anche i bancari con Banco Popolare (+4,4%) e Unicredit (+4,3%). Bene anche Ubi Banca (+4,3%) su cui si è concentrata l’attenzione dopo la notizia della trasformazione in spa.

Tra i migliori performer anche i titoli del lusso guidati da Ferragamo (+6,1%) seguita da Yoox che conclude la sessione con un rialzo oltre il 5%.

Borse UE, bilancio settimanale negativo su Cina e Volkswagen

Archiviano positivamente la seduta di venerdì le borse europee, estendendo i rialzi registrati in avvio e nel corso della giornata. Ad influire sul sentiment degli investitori sono il discorso della presidente Fed di ieri sera sulla conferma del riinvio dell’innalzamento del costo del denaro USA entro dicembre e la partenza in verde di Wall Street (+1,1%).
La borsa USA apre in rally grazie anche alle stime riviste al rialzo sul PIL del secondo trimestre 2015.
Tuttavia, il report della sessione UE settimanale non può essere visto nella stessa direzione. La settimana dal 21 al 25 è stata infatti dominata da ribassi e perdite sull’azionario europeo e le cause sono state di diversa natura.
Da un lato un fattore esogeno: il chiaro segnale di rallentamento dell’economia di Pechino, dopo il dato sull’indice PMI manifatturiero - in calo - diffuso nella notte tra martedì e mercoledì.
Dall’altro un fattore endogeno: il crollo del titolo Volkswagen sull’exploit dello scandalo sulle emissioni truccate. Entrambi i fattori hanno penalizzato fortemente i mercati azionari europei. Solo il titolo Volkswagen ha ceduto nell’arco della settimana fino al 30% e il colosso automobilistico rischia adesso anche la bancarotta.

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