Bonus Bebè 2015: che fine ha fatto il decreto attuativo? Ecco perché l’agevolazione non è ancora partita

Simone Casavecchia

31 Marzo 2015 - 13:13

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Molti contribuenti si stanno chiedendo perché il Bonus Bebè, tanto atteso e tanto desiderato dalle neo mamme, non sia ancora effettivamente reso operativo; ecco le ragioni.

Bonus Bebè 2015: che fine ha fatto il decreto attuativo? Ecco perché l’agevolazione non è ancora partita

Per vedersi riconosciuto il bonus bebè i contribuenti dovranno ancora sudare e, soprattutto, attendere. Il nuovo beneficio è stato, infatti, introdotto dalla Legge di Stabilità, ma non è ancora stato reso operativo. Tempi lunghi non solo per il Decreto attuativo ma anche per il necessario via libera della Corte dei Conti.

L’attesa potrebbe comunque essere meno lunga di quanto si pensi, dal momento che si prevede la imminente pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale.

L’approvazione del bonus bebè
Il bonus bebè è stato introdotto dai commi 125-129 dell’art. 1 della Legge di Stabilità 2015 che ha previsto, per i nuovi nati (ma anche per gli adottati) tra il 1 Gennaio 2015 eil 31 Dicembre 2017, la possibilità di ottenere un assegno di complessivi 960 euro annui, per le fascie di reddito meno abbienti.
Dopo l’approvazione della Legge di Stabilità la misura è stata congelata per poco più di due mesi finché non è arrivato l’attesto Decreto del Presidente dei Ministri (DPCM) che disciplinava l’attuazione del bonus.
Il passaggio successivo è stato il vaglio della Corte dei Conti che ha verificato la sussistenza delle necessarie coperture per il beneficio e, la scorsa settimana, ha dato il via libera definitivo al bonus.
Ora, per consentire l’effettiva attuazione della misura occorre solo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni.

Caratteristiche del Bonus
I cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari residenti in Italia, entro 90 giorni dalla nascita del proprio figlio, potranno richiedere il bonus bebè per i nuovi nati e per i figli adottati nel triennio che va dall’inizio del 2015 alla fine del 2017.
La presentazione di un’unica domanda è sufficiente per ottenere il bonus nei tre anni per cui è prevista la misura e può essere presentata stante la condizione che solo da quei genitori provvisti di un Isee del proprio nucleo familiare che non supera i 25000 euro.

Altra condizione prevista per i soli cittadini extracomunitari è il possesso di un permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo.

Per quanto riguarda l’importo del bonus valgono le seguenti specifiche:

  • Isee del nucleo familiare inferiore ai 7000 euro annui = bonus annuale di 1920 euro con assegno mensile da 160 euro;
  • Isee del nucleo familiare inferiore ai 25000 euro e superiore ai 7000 euro annui = bonus annuale di 960 euro con assegno mensile di 80 euro;
  • Isee del nucleo familiare superiore ai 25000 euro = nessun bonus;

L’assegno corrisposto non contribuirà al reddito complessivo dei genitori beneficiari.
Per ottenere il bonus occorrerà presentare una specifica domanda all’INPS le cui caratteristiche saranno specificate dal decreto del Presidente del Consiglio di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Occorre comunque ricordare che l’erogazione del bonus bebè è vincolata alle somme preventivate per esso dalla Legge di Stabilità stessa, è opportuno, quindi, fare domanda il prima possibile, non appena il modello per essa sarà reso disponibile, dal momento che qualora le risorse stanziate dovessero esaurirsi presto, l’Esecutivo potrebbe ragionevolmente rivedere gli importi degli assegni, diminuendoli o rivedere, sempre a ribasso, le soglie ISEE già fissate.

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