Non solo Bce, anche la Germania (in contrazione) affonda l’euro

Violetta Silvestri

22 Luglio 2022 - 10:31

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Sul cambio EUR/USD si abbatte l’incertezza della crescita economica della Germania. I dati preliminari PMI hanno infatti svelato una contrazione e questo sta pesando sull’euro, già fiaccato dalla Bce.

Non solo Bce, anche la Germania (in contrazione) affonda l’euro

L’eurodollaro ha incontrato nuove pressioni ribassiste nella mattinata europea del 22 luglio ed è sceso verso 1,0140.

I dati provenienti dalla Germania hanno mostrato che l’attività commerciale nel settore privato si è contratta all’inizio di luglio, aggiungendo ulteriore debolezza alla valuta condivisa.

Non appena sono stati resi noti i risultati, ancora preliminari per il mese di luglio, l’euro è sceso dello 0,9% rispetto al dollaro a 1,0141$, il livello più basso da martedì. I rendimenti a due anni tedeschi, che sono tra i più sensibili ai cambiamenti nella politica monetaria, sono crollati di 18 punti base allo 0,50%.

L’economia tedesca si sta contraendo per la prima volta quest’anno poiché l’inflazione comprime imprese e famiglie e la guerra in Ucraina distrugge la fiducia. Anche i dai preliminari sull’attività economica dell’Eurozona hanno svelato tutti i segni della debolezza del momento.

L’euro sta soffrendo e alle ore 10.14 circa vale 1,0138 dollari, con un calo dello 0,88%.

Euro indebolito dai venti di recessione: la Germania colpisce la valuta

In Eurozona c’è un sentiment di grande preoccupazione e i movimenti del mercato valutario lo dimostrano. Dopo il rialzo record dei tassi da parte della Bce, con un aumento non atteso di 50 punti base del costo di finanziamento, l’euro non sta rimbalzando sul dollaro.

Le ragioni sono diverse e raccontano tutte di un clima assai incerto sulla situazione europea. Le aspettative sul futuro sono diventate negative per la prima volta dall’inizio della pandemia in Germania, a causa del calo della domanda interna ed estera. Le cifre rafforzano le previsioni secondo cui la più grande economia europea entrerà in recessione nella seconda metà del 2022.

“Avendo beneficiato di una spinta alla crescita dal precedente allentamento delle restrizioni legate ai virus, una collisione di vari venti contrari a luglio è servita a spingere l’economia tedesca in contrazione, ha affermato Paul Smith, economista di S&P Global.

“Il calo della produzione è stato generalizzato, con la flessione nel settore manifatturiero in peggioramento e l’attività del settore dei servizi è scesa in territorio di contrazione per la prima volta da dicembre”, ha aggiunto.

La Germania è tra le economie più esposte all’invasione russa del suo vicino a causa della sua eccessiva dipendenza dal Cremlino per le forniture di gas naturale, che sono state limitate negli ultimi mesi. Le imprese del settore dei servizi, nel frattempo, sono frenate dalla carenza di manodopera e dai clienti le cui finanze sono sempre più ristrette dall’inflazione.

L’attività francese ha dovuto affrontare problemi simili, sebbene, nonostante un calo dell’attività più del previsto, ha continuato a espandersi. Tuttavia, i dati sollevano preoccupazioni sul fatto che anche la Francia sia a rischio di recessione, ha affermato S&P Global.

In Eurozona, il PMI manifatturiero è sceso sotto 50 per la prima volta in due anni.

In questa cornice, il cambio EUR/USD oscilla sui 1,0147. Anche crisi politica in Italia con elezioni anticipate a settembre desta molte perplessità. C’è da aggiungere, che anche la natura del TPI, scudo anti-frammentazione della Bce, è fonte di incertezza visto che esso pone dei criteri, quali l’osservanza del quadro fiscale dell’Unione europea.

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