Casa disabitata, si paga l’Imu?

Patrizia Del Pidio

28/05/2024

Per una seconda casa in cui non abita nessuno l’Imu è dovuta o sono previste esenzioni o riduzioni? Ci sono delle agevolazioni, ma sono applicabili solo in alcuni casi.

Casa disabitata, si paga l’Imu?

Si paga l’Imu sulla casa disabitata? L’imposta prevede diverse esenzioni e la più importante è quella che si applica sull’abitazione principale non di lusso. Se si possiede una seconda casa in cui non abita nessuno l’imposta deve essere pagata oppure no? Se il proprietario non utilizza l’immobile il versamento va effettuato per intero?

Quando si parla di casa non utilizzata potrebbe crearsi molta confusione, soprattutto perchè nel caso della Tari, una casa disabitata se priva di mobili e di tutte le utenze domestiche (luce, gas e acqua) il proprietario è esonerato dal pagamento della tassa rifiuti. Accade lo stesso con l’Imu? Vediamo cosa prevede la normativa di riferimento e quando il proprietario di una seconda casa può non pagare l’Imu.

Imu casa disabitata, come non pagare?

A differenza di quello che accade per la Tari, anche se una casa è disabitata, non ammobiliata e senza utenze domestiche, l’Imu si deve pagare. Non è prevista, infatti, dalla normativa un’esenzione dall’Imu per la casa non utilizzata perché disabitata.

Solo in alcuni casi specifici è prevista una riduzione del pagamento dell’imposta municipale unica per la seconda casa disabitata. Per poter pagare l’Imu solo al 50% è necessario che la casa disabitata sia allo stesso tempo inutilizzabile o inagibile. Se la casa è soltanto disabitata, ma risulta agibile e utilizzabile, l’Imu si deve pagare.

L’Imu, infatti, è un’imposta (e non una tassa) e rientra nel calderone dei balzelli che siamo chiamati a pagare per finanziare i cosiddetti servizi indivisibili (come ad esempio la pubblica sicurezza). Al fine del versamento, quindi, non importa se l’immobile è utilizzato o meno.

Casa disabitata inagibile ai fini Imu, come deve essere?

Come abbiamo accennato, per poter pagare l’Imu con uno sconto del 50% è necessario che la casa disabitata sia inagibile o inutilizzabile. Quando una casa è considerata inagibile? Un immobile è considerato inagibile o inabitabile quando è messa in discussione l’integrità fisica e la salute di chi lo occupa. Si tratta, quindi, di un immobile che non è idoneo all’utilizzo per il quale è destinato, quello abitativo.

Quali sono i casi in cui un immobile è dichiarato inagibile? Vediamoli di seguito:

  • quando le strutture di solaio, tetti e solette sono lesionate e creano un pericolo per le cose e le persone all’interno della casa (c’è un rischio crollo);
  • quando pareti, muri portanti e perimetrali risultano lesionati al punto da costituire un pericolo per cose e persone (rischio crollo totale o parziale);
  • quando l’immobile deve essere demolito o ripristinato;
  • quando non è compatibile all’uso per il quelle era inizialmente destinato;
  • quando non ci sono gli infissi;
  • quando mancano allacci all’acqua o alla rete fognaria;
  • quando presenta condizioni igienico sanitarie precarie.

Il solo distacco delle utenze domestiche non fa in modo che una casa venga dichiarata inagibile e quindi l’Imu va versata.

Imu ridotta per la seconda casa

Sulla seconda casa è possibile godere di una riduzione dell’Imu qualora sia concessa in comodato d’uso gratuito a un familiare in linea retta (genitore o figli) che la utilizzi come abitazione principale. Il proprietario, però, deve risiedere nello stesso Comune in cui è ubicato l’immobile. In questo caso è prevista una riduzione dell’Imu del 50%.

Altri casi in cui gli immobili successivi al primo possono godere di una riduzione nel versamento dell’imposta riguardano le seconde case di interesse artistico o storico o quelle locate con canone concordato.

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