Stangata Rc auto, perché i prezzi stanno per aumentare

Giorgia Bonamoneta

12 Dicembre 2023 - 09:55

L’assicurazione auto sta per aumentare ancora. Quali sono i nuovi prezzi e a cosa sono dovuti?

Stangata Rc auto, perché i prezzi stanno per aumentare

L’indagine sull’andamento dei prezzi delle assicurazioni auto (RC Auto) ha registrato un aumento dei prezzi delle polizze del +7,9%. La stangata descrive un incremento avvenuto già lo scorso ottobre, quando si era registrato un +28 euro a polizza. Una quota non altissima, ma se basata sui 43 milioni di veicoli assicurati, di cui 32,5 milioni di autovetture, coinvolti è chiaro che si raggiunge una cifra enorme di ben 910 milioni di euro.

La stangata secondo il Codacons è un segnale di “pericolo” per il consumatori. Si tratta infatti di una spesa alla quale non si può rinunciare, perché esiste l’obbligo di assicurazione della propria vettura e per questo i consumatori finiscono spesso nelle “truffe” legali del cambiamento delle tariffe, quasi sempre in aumento, delle compagnie di assicurazioni. Alcune infatti possono aumentare le tariffe a proprio piacimento, perché non esistono regole sul limite tariffario.

I numeri, l’aumento del costo dell’assicurazioni, è pari a 388 euro di media. Un costo che è stato superato solo dai dati del 2019, quando un’assicurazione costava 403,96 euro in media. Qual è lo scopo di aumentare i prezzi delle RC Auto? Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, lo scopo è solo quello di pesare sulle famiglie. Non c’è infatti nessuno scopo, alcuna giustificazione, a tale fenomeno.

Cosa sta succedendo? Aumento prezzi Rc Auto

Secondo Aiped, Associazione Italiana Periti Estimatori Danni, gli aumenti sono anomali. Per questo, come associazione, da tempo sollevano la questione dei costi in capo delle compagnie assicurative che si riflettono sulle tariffe praticate al pubblico. Il perché i prezzi stanno per aumentare è quindi legato al cambiamento nel comparto assicurativo.

Nell’ultimo anno infatti c’è stato un profondo cambiamento del concetto di “perizia”, con l’utilizzo di sistemi terremoto: perizie in authority, videoperizie e addirittura il crescente ricorso alla IA (intelligenza artificiale) da parte delle compagnie di assicurazioni. Inoltre si aggiungono le maggiori concentrazioni di incarichi peritali a società di gestione dei sinistri, che stanno evidenziando gravi criticità anche per l’esistenza di sempre maggiori vincoli cui è sottoposto nelle proprie valutazioni il perito.

Come spiega il presidente di Aiped, Luigi Mercurio, questi cambiamenti hanno delle conseguenze: un maggiore costo per il cliente.

A quanto ammontano gli aumenti?

Basta fare un controllo sul mercato di comparazione dell’assicurazione online per rendersi conto che l’aumento dei prezzi delle assicurazioni auto risulta essere piuttosto elevato. Dati simili non si registravano dall’ottobre 2019, quando è stato raggiunto il prezzo medio di 403,96 euro.

A guardare i dati per Regione, la differenza maggiore si nota tra Napoli e Aosta, dove a Napoli è presente il prezzo più basso mentre ad Aosta il prezzo più alto. La differenza tra le due zone è di 239 euro su base annua. Il prezzo medio più elevato risulta nel Centro Italia, con 424 euro, mentre il più basso è al Sud con 413 euro.

Quali sono i pericoli di questi cambiamenti?

I cambiamenti nel settore assicurativo, in particolare per quanto riguarda la questione perizia, comportano una serie di danni collaterali. Secondo Mercurio infatti una perizia svolta da remoto o con il lavoro di operatori non qualificati, rischia di essere una perizia non precisa. Questa comporta un aumento del tasso di imprecisione nella comprensione del danno dell’incidente stradale e la possibilità di determinare un costo maggiore rispetto alla perizia svolta dal vivo.

Un costo maggiore che va a beneficio dell’individuo coinvolto nel sinistro (forse), ma che determinano a cascata un maggiore costo sugli utenti finali. L’indagine sui prezzi di Ivass sembra dimostrare che gli aumenti nel corso del 2023 potrebbero essere solo i primi.

Argomenti

Iscriviti a Money.it