Sanità pubblica italiana, sconfortanti i numeri raccolti da Adnkronos

Claudia Cervi

21 Marzo 2024 - 17:48

Lunghe liste d’attesa, carenza di personale medico e sanità privata come alternativa per pochi: cala la fiducia nella sanità pubblica. I risultati del dibattito sul futuro della sanità.

Sanità pubblica italiana, sconfortanti i numeri raccolti da Adnkronos

Sanità pubblica italiana, sconfortanti i numeri raccolti da Adnkronos. I numeri raccolti svelano un crescente scetticismo nei confronti della qualità del servizio offerto, mentre la sanità privata rimane un’opzione accessibile solo a pochi privilegiati.

Il questionario, che ha coinvolto oltre 6.500 partecipanti, evidenzia una percezione negativa del servizio sanitario pubblico, con il 60% dei partecipanti che ha espresso una perdita di fiducia rispetto al passato. Questi dati preoccupanti, emersi nel dibattito “Salute e Sanità, una sfida condivisa”, ospitato al Palazzo dell’Informazione, alimentano il dibattito sulla qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari in Italia.

Fabio Insenga, Vicedirettore di Adnkronos, ha sottolineato l’importanza di questo confronto per mettere in luce le opportunità e i rischi di una trasformazione necessaria del sistema.

Salute e Sanità, una sfida condivisa - Palazzo dell'Informazione Salute e Sanità, una sfida condivisa - Palazzo dell’Informazione Fonte Adnkronos

Sfide e opportunità per il Sistema Sanitario Italiano

I cittadini intervistati manifestano crescente preoccupazione per le lunghe liste d’attesa e la carenza di personale medico. Il 52% esprime inquietudine per le estese attese, mentre il 37% evidenzia la mancanza di personale sanitario come motivo di preoccupazione. Inoltre, solo il 20% dei partecipanti si dichiara favorevole all’idea di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria privata, indicando una sfiducia diffusa nelle alternative al servizio pubblico.

Le liste d’attesa sono il peggior biglietto da visita del Servizio sanitario nazionale - ha ricordato il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenendo al dibattito - oggi però non abbiamo dati precisi. Un anno e mezzo per un esame è inammissibile, ma non abbiamo un monitoraggio regione per regione delle prestazioni che mancano. Ma dobbiamo vedere dove ci sono e i tempi delle liste d’attesa. E’ però inaccettabile che non ci sia un Cup unico per esami e visite nel pubblico e privato convenzionato”. Il ministro ha parlato anche della necessità di tariffe adeguate: “Sul rinvio del provvedimento relativo al nuovo nomenclatore tariffario ci stiamo ragionando, perché credo che sia importante avere in qualche caso delle tariffe più adeguate a quelle che sono oggi la realtà quotidiana. Credo che rinvieremo il provvedimento in accordo con le Regioni”.

Il sondaggio conferma l’importanza di trovare soluzioni immediate per migliorare la sanità pubblica italiana, considerando le sfide legate alla gestione delle risorse e all’implementazione delle nuove tecnologie. La medicina territoriale assume un ruolo centrale in questo contesto, richiedendo investimenti mirati e una maggiore attenzione da parte delle istituzioni.

Il futuro della sanità pubblica italiana

La situazione attuale della sanità pubblica italiana richiede un intervento deciso e coordinato da parte delle autorità competenti. È fondamentale adottare politiche che favoriscano l’integrazione tra settore pubblico e privato, garantendo al contempo un accesso equo e universale ai servizi sanitari.

E’ un tema di risorse e di punto di partenza equilibrato per ciascuna amministrazione regionale che tenga conto delle peculiarità di ciascuna Regione”, ha spiegato nel suo intervento il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. “La medicina del territorio è fondamentale, è uno dei temi che deve essere accompagnato con attenzione perché è stato trascurato troppo a lungo. E’ la presa in carico del paziente, l’accompagnamento dei nostri cittadini nel momento in cui hanno necessità di un’attenzione medica, quindi su questo c’è un grande investimento programmato sulle Case della salute, gli Ospedali di comunità, un rafforzamento dei servizi territoriali delle Asl. E poi, ovviamente, una buona medicina del territorio è un ottimo filtro soprattutto per i nostri pronto soccorso cittadini”.

Il futuro della sanità italiana dipenderà dalla capacità di affrontare le sfide attuali e di adottare strategie innovative per migliorare l’efficienza e la qualità del servizio offerto ai cittadini. Solo attraverso un impegno condiviso e una visione lungimirante sarà possibile assicurare un sistema sanitario all’altezza delle aspettative della società moderna.

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