Profumi: le regole d’oro per scegliere quello giusto

Laura Bozzi

24 Agosto 2022 - 14:51

Dalla fragranza alla stagione, ecco che cosa bisogna sapere prima di acquistare una nuova essenza

Profumi: le regole d’oro per scegliere quello giusto

C’è chi usa sempre lo stesso da anni, chi cambia appena finisce la confezione, chi preferisce utilizzarne uno diverso ogni giorno, a seconda dell’umore o degli impegni della giornata. Parliamo del profumo, che in assoluto è una delle scelte più personali che esistano.

Scegliere il profumo giusto, del resto, non è un’impresa semplice. In commercio esistono tantissime fragranze: fruttata, floreale, legnosa, agrumata, speziata… E quella che decidiamo di usare dice molto di noi, della nostra personalità e del nostro carattere.

La piramide olfattiva

Come scegliere quindi il profumo più adatto a noi?

Al di là del gusto personale, ci sono alcuni fattori da considerare. Innanzitutto, il profumo è una miscela di elementi aromatici, alcol e oli essenziali.

A parte alcune eccezioni, l’insieme di questi elementi viene creato e combinato seguendo una piramide olfattiva. Questo termine fu utilizzato per la prima volta nel 1889 da Aimé Guerlain, che la scelse per descrivere una delle sue creazioni, Jicky.

In altre parole, la piramide olfattiva è come una scala musicale: ogni fragranza viene classificata in base al grado di volatilità e persistenza delle note che la compongono.

In particolare:

  • le note di testa (o note alte) sono quelle che si avvertono subito, appena spruzzato il profumo. Fresche e leggere, sono le prime a svanire. Tra le note di testa più conosciute ci sono: limone, arancio, bergamotto, bacche rosa, ribes nero e menta;
  • le note di cuore (o medie) si sentono dopo circa dieci minuti, durano maggiormente (sono percepibili fino a quattro, sei o otto ore dopo la prima nebulizzazione) e danno corpo alla fragranza. Gelsomino, ylang-ylang, violetta e rosa sono le più famose;
  • le note di fondo (o note basse), consistenti e profonde, costituiscono la vera essenza aromatica del profumo e la fanno durare nel tempo. Tra le più note si ricordano vaniglia, ambra, muschi, patchouli, legno di sandalo e cedro.

Sulla base di questa classificazione è facile intuire come sia necessario far passare almeno un’ora per sentire il vero profumo, e decidere di conseguenza se è quello che stiamo cercando. Anche perché, è bene sottolinearlo, non è detto che un profumo magari sentito addosso a un’altra persona stia bene anche a noi.

E il motivo è semplice: le note si fondono con l’odore unico di chi lo indossa, odore dato dalla chimica del corpo e del pH. Se, ad esempio, la pelle è molto secca, il profumo rischia di evaporare velocemente. Al contrario, la pelle grassa trattiene di più gli elementi, ma altera l’odore, modificando di conseguenza il profumo.

Va inoltre ricordato che, quando si prova un profumo, l’ideale sarebbe vaporizzarlo sulla parte interna del polso o sul collo, in una zona libera da braccialetti o collanine, che potrebbero cambiare l’odore.

Come vengono classificati

Secondo la quantità di fragranza da cui è composto, il profumo può poi essere catalogato come:

  • eau de Cologne: è la formulazione più leggera. La presenza di oli essenziali è tra il 3 e il 5%;
  • eau de toilette: ideale per il giorno, è leggero e poco persistente. La percentuale di essenza, infatti, oscilla tra il 12 e il 15%;
  • eau de parfum: ha una maggiore quantità di essenza (tra il 15 e il 20%), quindi è più duraturo e intenso (la sua durata può raggiungere le sei ore);
  • parfum: chiamato anche essenza o estratto, è la miscela più concentrata, con una percentuale che varia tra il 25 e 30% di materie prime diluite in alcol.

Ogni stagione ha il suo profumo

Le fragranze rispecchiano i profumi e i colori della natura, di conseguenza esistono note più adatte all’estate e altre che sarebbe meglio utilizzare quando fa freddo.

Nello specifico:

  • la primavera è il tempo dei profumi leggeri, verdi e floreali. Sì, quindi, a gelsomino, peonia, lavanda e fiori d’arancio. Ideali sono anche i profumi con note agrumate e fruttate, come pesca, mandarino e cedro;
  • in estate prevale il desiderio di sentirsi leggeri per contrastare il caldo e lasciare la pelle libera di abbronzarsi. Via libera, quindi, a fragranze fresche, delicate ma anche rivitalizzanti, come quelle a base di gelsomino o lavanda. Tra le essenze fruttate prevalgono invece pesca e albicocca. Chi non vuole rinunciare anche in estate alle note speziate, può invece optare per cardamomo, zenzero, coriandolo, rosmarino e menta;
  • l’autunno è una stagione di transizione che, accompagnandoci all’inverno, spesso viene vissuta con ansia e malinconia. Le giornate infatti si accorciano, sono ripresi a pieno ritmo gli impegni professionali e familiari, bisogna tirare fuori coperte e maglioni. Ecco perché, in questo periodo dell’anno, dovrebbero prevalere fragranze rilassanti e anti-insonnia, come ambra, vaniglia e legno di sandalo. Per chi vuole essenze più persistenti, invece, via libera a note di incenso, vaniglia dark, patchouli, tabacco, arancio dolce, cannella e chiodi di garofano;
  • in inverno prevale il desiderio di fragranze più calde, avvolgenti e persistenti (le temperature basse determinano un rallentamento dell’evaporazione della fragranza). Sì, quindi, a zenzero, cannella, anice stellato, ma anche a note legnose come cedro, patchouli, ebano e sandalo e note dolci e fiorate come la rosa damascena.

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