Mutui e tassi di interesse, il 2024 potrebbe essere l’anno del cambiamento

Patrizia Del Pidio

29 Settembre 2023 - 11:34

Dopo l’ultimo aumento dei tassi di interesse sui mutui si attende il 2024 come l’anno del cambiamento nella speranza che possa portare a una flessione del costo del denaro.

Mutui e tassi di interesse, il 2024 potrebbe essere l’anno del cambiamento

Dopo l’ultimo rialzo del costo del denaro disposto dalla Bce per altri 25 punti base, potrebbero arrivare, finalmente, notizie positive per quel che riguarda i mutui. Anche se nei prossimi mesi, per quel che riguarda quelli erogati a tasso variabile, non ci si può che aspettare un rialzo delle rate, l’effetto dei rincari sul costo finale potrebbe essere stato, in parte, dal mercato di riferimento.

Il mercato dei mutui è in sofferenza con la domanda in diminuzione e le erogazioni, di riflesso, anch’esse in calo. La lotta all’inflazione, anche se sta dando i suoi frutti, ha pesantemente influito sul mercato immobiliare come riflesso dell’aumento del costo del denaro.

A calare sia le richieste di mutuo presentate (a causa del tasso di interesse troppo elevato) che le stesse erogazioni da parte degli istituti finanziari. Il 2024, però, potrebbe rappresentare un cambio di rotta, anche se per ora non c’è alcuna certezza. Vediamo cosa dicono gli esperti su quando potrebbero scendere i tassi di interesse dei mutui.

Mutui e previsioni per 2024/2025

L’inflazione nel 2023, grazie alle politiche messe in campo dalla Bce, secondo le proiezioni degli esperti ha un tasso del 5,6% che nel 2024 potrebbe scendere al 3,2% e al 2,1% nel 2025.

Il picco massimo dell’Euribor (Futures) è atteso per dicembre prossimo (3,90%), ma questo significherebbe un aumento inferiore ai 25 punti base applicati dalla Bce. E proprio per questo motivo la prospettiva è di attendersi, già da gennaio, una lieve flessione dei tassi.

Se l’aumento, secondo le previsioni, sarà inferiore ai 25 punti base, la rata dei mutui a tassi variabili potrebbe, in ogni caso, aumentare entro fine anno, ma di poco.

La tendenza, poi, dovrebbe invertirsi con l’inizio del nuovo anno in cui si dovrebbe assistere a una lenta discesa dei tassi di interesse che dovrebbe proseguire fino a giugno 2025.

Il peggio è passato?

Stando a queste previsioni, quindi, il peggio per i mutui dovrebbe essere ormai acqua passata e nei prossimi mesi la situazione non potrebbe che migliorare. Ovviamente si tratta di previsioni e non di una certezza, visto che tutto dipende sia dall’andamento dell’inflazione che da quello dell’economia globale.

Ricordiamo, infatti, che l’obiettivo della Bce è quello di riportare l’inflazione, entro il 2025, sulla soglia del 2%. I mutui immobiliari, con l’ultimo aumento, sono arrivati a un Taeg al 4.05% per i tassi fissi e al 4,60% per quelli a tasso variabile dopo il decimo aumento consecutivo disposto dalla Bce. Percentuali più alte si erano viste solo prima del 2012.

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# Mutuo

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