Malattia X più pericolosa del Covid. L’allarme di Ilaria Capua

Alessandro Cipolla

21/03/2024

La malattia X annunciata dall’Oms potrebbe essere peggiore del Covid secondo la virologa Ilaria Capua: ecco perché gli esperti temono una nuova pandemia.

Malattia X più pericolosa del Covid. L’allarme di Ilaria Capua

La malattia X più pericolosa del Covid. A lanciare l’allarme in un’intervista rilasciata al Resto del Carlino è la popolare virologa Ilaria Capua, con una nuova pandemia che potrebbe essere peggiore rispetto a quella che ci siamo appena messi alle spalle e che è costata 7 milioni di morti in tutto il mondo.

Per prima cosa occorre spiegare che cos’è la malattia X, evocata per la prima volta dall’Oms nel 2018 ovvero due anni prima dello scoppio della pandemia da Covid che è stata dichiarata cessata a maggio 2023.

L’Oms ha introdotto la malattia X in quanto convinta che un agente patogeno attualmente sconosciuto potrebbe causare una grave epidemia internazionale, motivo per cui occorre avviare un progetto di pianificazione e ricerca.

Il Covid-19 - causato dal ceppo del virus di SARS-CoV-2 - è stato ipotizzato come una possibile malattia X, mentre di recente dopo la diffusione della dengue in Brasile si è parlato di una nuova pandemia che potrebbe arrivare dalle zanzare.

In questo scenario Ilaria Capua non sembrerebbe avere dubbi, spiegando che questa non precisata malattia “si tratta di un qualcosa che prima o poi arriverà, non si sa che cosa, ma succederà”.

Malattia X peggiore del Covid: cosa ha detto Ilaria Capua

Le pandemie avvengono a cadenza regolare nel tempo, mi dispiace dirlo ma non è che perché abbiamo avuto quella da Covid siamo a posto per i prossimi 200 anni”. Questo è quanto detto da Ilaria Capua - virologa e senior fellow of Global Health della John Hopkins University di Bologna - al Resto del Carlino.

Purtroppo non funziona così - ha aggiunto Capua -. La malattia X di cui parla l’Oms è un termine per dire che qualcosa, prima o poi, arriverà. Non si sa che cosa, ma succederà. E potrebbe essere ancora più aggressivo del Covid”.

L’attenzione di conseguenza deve sempre restare alta “serve una capacità di risposta a queste emergenze che sia ragionata, consapevole e studiata anche sulla base del territorio”, con la popolare virologa che ha spiegato che le piacerebbe vedere “più attenzione nel mettere in atto comportamenti che siano preventivi per il contagio da qualunque patogeno, quindi lavarsi le mani, se si ha la tosse o non si esce oppure si indossa la mascherina”.

Raccomandazione generali a parte, Ilaria Capua ha spiegato anche dove la malattia X avrebbe più possibilità di svilupparsi: “Il salto di specie avviene quando c’è un contatto ravvicinato fra l’uomo e l’animale. Nei posti dove ci sono meno norme igieniche è molto più semplice. Abbiamo avuto diversi virus pandemici emersi dall’Asia: l’influenza asiatica, l’influenza Hong Kong. L’Hiv arrivava dalle scimmie. I mercati di animali vivi dove specie che in natura non si incontrerebbero mai e invece sono nelle stesse gabbie ci sono ancora. Questi posti sono dei veri e propri gironi infernali”.

Da qui l’appello anche alla politica “non si deve erodere un sistema che è già in sofferenza”, con la sanità che passata la pandemia sembrerebbe essere tornata a essere bistrattata con le risorse annunciate dirottate verso altri lidi.

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