Influenza B, nuova ondata in arrivo in Italia con allerta per i bambini

Giorgia Bonamoneta

5 Marzo 2024 - 18:36

È in arrivo una nuova ondata di influenza B. Chi sono i più a rischio? Ecco quali sono i sintomi e i temi di recupero.

Influenza B, nuova ondata in arrivo in Italia con allerta per i bambini

Sta per arrivare una nuova ondata di influenza in Italia. L’allerta, per l’influenza di tipo B, arriva soprattutto per i più piccoli, soggetti più fragili e facili da colpire per il virus.

Giovanni di Perri, responsabile del Reparto Malattie infettive dell’Amedeo di Savoia di Torino, ha spiegato che la nuova ondata di influenza di tipo B non è altro che la patologia che abbiamo imparato a conoscere. Si tratta di febbre alta, tosse e raffreddore, “ma c’è sempre il rischio di complicanze serie, in particolare per i più piccoli”, ha messo in guardia.

Attenzione quindi soprattutto per i neonati e i bambini fino a 5 anni, su cui pende - anche se in percentuale bassa - il rischio di una meningite. Se all’influenza di tipo B si aggiunge anche la circolazione dell’enterovirus, il risultato è una lunga gestione di sintomi disparati, che oltre la febbre e il sistema respiratorio, colpisce anche quello gastrointestinale.

Cos’è l’influenza di tipo B?

L’influenza di tipo respiratorio è causata da virus che intacca le vie aeree (naso, gola e polmoni). Si tratta di un virus endemico e che compare nella stagione fredda (tra autunno e inverno) ma che ora allunga le sue dita verso la primavera. In Italia il picco si è sempre verificato tra dicembre e fine febbraio, ma quest’anno le temperature più alte hanno rallentato la comparsa dell’influenza e del suo picco.

L’influenza è quindi un’infezione virale delle vie aeree, causata da diversi virus con grandi capacità di mutare, per questo ogni anno presentano caratteristiche leggermente diverse. I virus responsabili appartengono alla famiglia Ortomixoviridiae e causano rispettivamente l’influenza di tipo A (più comune), di tipo B e la poco diffusa di tipo C.

Sarà proprio l’influenza di tipo B a dare filo da torcere ai pediatri.

Quali sono i sintomi dell’influenza B?

L’influenza si presenta quasi sempre con sintomi lievi, ma esistono casi in cui i sintomi si fanno più gravi. Dipende molto dalla categoria colpita e nel caso dell’influenza di tipo B in arrivo a spaventare è proprio il gruppo fragile colpito: i bambini tra 0 e 5 anni.

Tra i sintomi più comuni dell’influenza (tipo B e non solo) troviamo:

  • tosse
  • starnuti
  • mal di gola
  • lacrimazione
  • brividi
  • febbre
  • cefalea
  • dolori muscolari
  • spossatezza
    * malessere generale

Ogni anno, come abbiamo già raccontato in altri articoli di approfondimento, l’influenza si presenta con qualche modifica nei sintomi, dovute proprio all’alta capacità di mutare dei virus che causano la malattia respiratoria. L’influenza di tipo B muta più lentamente, è vero, ma non per questo va sottovalutata.

L’insieme dei sintomi, nelle forme sintomatiche più gravi, possono portare a complicazioni come polmoniti, bronchiti, infiammazioni del tessuto muscolare (miositi), miocarditi (infiammazioni del cuore) e sepsi. In alcuni casi gli effetti dei sintomi possono portare, come ha spiegato il responsabile del Reparto Malattie infettive dell’Amedeo di Savoia di Torino, Giovanni di Perri, a complicazioni come meningiti, seppure in una percentuale bassa.

Quanto dura e come si cura l’influenza B?

I sintomi hanno una persistenza variabile, tra 3-4 giorni a una settimana o poco più (entro le 2 settimane). Anche dopo la fine della fase acuta della malattia, alcuni sintomi potrebbero persistere, come la debolezza o il raffreddore. Nei casi più gravi però la decorrenza della malattia è più lenta e molto dipende dal livello di criticità raggiunto.

La cura all’influenza di tipo B esiste e sono una serie di farmaci da banco. In genere i sintomi scompaiono facilmente, ma nei casi di bambini o persistenza di febbre alta è bene rivolgersi al proprio medico per una terapia adatta.

Fondamentale è la vaccinazione, che previene le complicazioni (spesso sottovalutate) del virus. Il vaccino è raccomandato a tutte le persone a partire dai 6 mesi di età.

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