Dollaro sui massimi di gennaio: cosa aspettarsi dal biglietto verde?

Tommaso Scarpellini

8 Marzo 2023 - 15:41

I recenti dati macroeconomici accompagnati dalle dichiarazioni di Powell di fronte al Congresso degli Stati Uniti hanno comportato un innalzamento del valore del dollaro. Cosa aspettarsi adesso?

Dollaro sui massimi di gennaio: cosa aspettarsi dal biglietto verde?

Il recente rialzo del Dollar Index (DXY) è stato totalmente attribuito alle dichiarazioni di Powell in occasione del rapporto semestrale sulla politica monetaria al Congresso.

Le prospettive economiche statunitensi hanno acceso un campanello di allarme riguardo la possibilità di una continuazione a rialzo del trend sul dollaro iniziato a febbraio. Cosa aspettarsi ora dal biglietto verde?

Perché il Dollar Index sta salendo?

Dopo le recenti dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell, di fronte al Congresso degli Stati Uniti, il dollaro USA è salito ai massimi di gennaio fra lo stupore di molti analisti. Il presidente ha affermato che i recenti dati sull’inflazione e sull’occupazione negli Stati Uniti sono risultati essere più forti del previsto e questo crea i presupposti per ulteriori aumenti dei tassi di interesse. A dicembre i funzionari della banca centrale statunitense avevano previsto che i tassi sarebbero aumentati tra il 5,00% e il 5,25% nel 2023. Sebbene il mercato abbia in passato mostrato una certa discordanza rispetto le aspettative della Fed, adesso sta valutando il picco del tasso d’interesse a 5,64% per settembre. Difatti, sia la Fed che la BCE hanno adottato un tono piuttosto aggressivo rispetto alle scorse conferenze, spaventando gli operatori di mercato. Non a caso, come da manuale di macroeconomia, l’andamento crescente del dollaro è stato accompagnato da un parallelo decremento delle valutazioni azionarie con i rendimenti a due anni dei Treasury oltre il 5%. Attualmente il valore del DXY, Dollar Index, si trova al di sopra del 105, continuando la salita iniziata dai primi giorni di febbraio 2023.

Cosa aspettarsi dall’andamento del DXY?

L’aumento del valore del Dollar Index si riflette sui suoi cross valutari. Il rapporto Eur/Usd è sceso più del 4% rispetto ai massimi di febbraio mentre il cross Usd/Jpy è salito più del 6%. La sterlina invece è scesa a $1,1824. Queste variazioni evidenziano come anche in area Euro si stia creando una certa modificazione di sentiment degli operatori, probabilmente intimoriti dalle evidenze economiche USA.

L’aumento dei rendimenti ha incentivato gli operatori a spostare i propri capitali in direzione dell’occidente, come confermato anche dal deprezzamento dell’oro, bene rifugio per eccellenza, prezzato in dollari. In sostanza, sebbene i pericoli recessivi legati all’economia statunitense si siano allontanati, anche le prospettive legate alla riduzione del tasso d’inflazione e del Fed fund lo hanno fatto. Ulteriori conferme riguardo la ripartenza del dollaro potrebbero arrivare questa settimana dal rapporto Beige Book e dai non-farm payroll di febbraio. Valori più alti delle aspettative potrebbero segnalare forza da parte dell’economia statunitense aggravando ancora di più le prospettive di politica monetaria della banca centrale.

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