Coronavirus gatti, è allarme: sintomi, cure e zone più colpite

Luna Luciano

12 Agosto 2023 - 13:56

Si sta diffondendo sempre di più il coronavirus felino, che mette a repentaglio la vita dei nostri gatti. Ecco quali sono i sintomi, cure e le zone più colpite al mondo.

Coronavirus gatti, è allarme: sintomi, cure e zone più colpite

Il coronavirus miete nuove vittime, ma questa volta a essere colpiti non sono gli esseri umani ma i gatti. I veterinari e i ricercatori hanno notato una nuova mutazione che ha portato alla nascita di un ceppo molto aggressivo di coronavirus felino (FCoV).

Registrato per la prima volta negli anni ’60, il coronavirus felino si diffonde attraverso le feci dei gatti infetti. Benché non possa essere trasmesso all’uomo il nuovo ceppo isolato a Cipro risulta essere talmente aggressivo da aver causato la morte di numerosi gatti sull’isola.

Gli scienziati parlano di un focolaio di FcoV-23, notato per la prima volta a gennaio nella città di Nicosia e che in soli 4 mesi si è diffuso in tutta l’isola. Gli esperti dell’università di Edimburgo, in collaborazione con la Pancyprian Veterinary Association (Pva), hanno scoperto che in 12 settimane il numero di casi di Fip - patologia virale causata da un ceppo del coronavirus felino (FCoV)- tra i gatti a Cipro è aumentato di 20 volte rispetto all’anno precedente.

E mentre le indagini si concentrano sulla possibile mutazione, i proprietari dei gatti affetti da Fip si chiedono come possono curare i loro amati animali da compagnia: ecco quali sono i sintomi e le cure necessarie. Di seguito tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.

Coronavirus gatti: i sintomi e quali sono le zone più colpite

Per quanto per adesso la mutazione e l’aumento di casi di Fip (peritonite infettiva felina) siano stati registrati solo a Cipro, è importante che chiunque possegga un gatto conosca e sappia riconoscere i sintomi della patologia virale causata dal coronavirus felino.

I primi segni di malattia derivanti dall’infezione da virus della peritonite infettiva felina possono comparire dopo alcuni giorni ma anche dopo diversi mesi; tuttavia, poiché risultano danneggiati un gran numero di organi come reni, fegato o sistema nervoso centrale, il quadro della Fip è molto vario. Stando agli esperti è possibile osservare i seguenti sintomi:

  • febbre ricorrente;
  • debolezza;
  • stanchezza;
  • variazioni del comportamento come improvvisa aggressività o paura;
  • disturbi della deambulazione come paralisi incompleta (paresi);
  • problemi di coordinazione (atassie)
  • membrane mucose di colore giallastro (ittero);
  • patologie oculari.

A queste bisogna poi aggiungere deperimento con un aumento simultaneo della circonferenza addominale (a causa di idropisia addominale) e conseguente debito di ossigeno provocando gravi difficoltà respiratorie.

Se la Fip provoca la morte nei gatti entro poche settimane, fortunatamente il coronavirus enterico felino causa solo lievi infiammazioni intestinali con diarrea e febbre.

Focolai di questa infezione, sebbene rari, si sono verificati in precedenza nel Regno Unito, negli Stati Uniti, a Taiwan e in Grecia, ma sono sempre stati confinati agli allevamenti. A Cipro il virus sembra, invece, aver assunto una forma molto più virulenta, che sta mietendo vittime anche fra gli animali domestici.

Coronavirus gatti, è allarme: cure e come prevenire il contagio

Mentre le indagini si concentrano sulla possibile mutazione che ha portato a questo ceppo così aggressivo di coronavirus felino, alcune ricerche hanno evidenziato anche quali possono essere le cure più adatte per i nostri amici a quattro zampe. Nonostante il virus non sia correlato a Covid-19 e non possa essere contratto dall’uomo, il principio attivo delle pillole antivirali molnupiravir, si è rivelato benefico per i gatti con diagnosi di Fip ed è quindi possibile usarle per curare i nostri gatti.

Fin dall’inizio dell’emergenza della Fip, l’associazione dei veterinari ha sollecitato il governo a rendere disponibile il farmaco a prezzi accessibili. Come spiega anche Repubblica, il capo dei servizi veterinari di Cipro, Hristodoulos Pipis ha annunciato che i proprietari di gatti possono ottenere il farmaco in forma di pillola al costo di 2,5 euro per ciascuna, previa diagnosi formale del veterinario locale.

Una decisione che non è stata accolta di buon grado da tutta la popolazione, che teme di rimanere senza farmaci nel caso in cui una nuova epidemia di Covid dovesse esplodere nuovamente. Sulla questione è dovuto intervenire il ministro della Salute, Costas Himonas, il quale ha spiegato che non vi è alcun rischio che le attuali scorte farmaceutiche si esauriscano al punto da “compromettere il trattamento di qualsiasi aumento di Covid-19 nelle persone”.

Prima ancora di pensare a una cura, è bene conoscere quali norme igieniche aiutino a prevenire il contagio tra gatti. Tra le azioni preventive che proteggono i gatti dalle infezioni da coronavirus felino c’è sicuramente quella di pulire regolarmente e con cura la toilette del gatto, le ciotole dell’acqua e del cibo. Ambienti puliti sono la base per poter tenere il più lontani possibili i virus dai nostri animali.

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