Cessione del credito e sconto in fattura, il Governo fa marcia indietro

Patrizia Del Pidio

29 Marzo 2024 - 10:00

Dopo il decreto superbonus approvato dal Cdm, le polemiche spingono il Governo a fare marcia indietro sulla cessione del credito e sullo sconto in fattura.

Cessione del credito e sconto in fattura, il Governo fa marcia indietro

Cessione del credito e sconto il fattura, il governo è costretto a fare marcia indietro, almeno per quel che riguarda il sismabonus. Il Consiglio dei ministri dei giorni scorsi ha approvato la bozza del nuovo decreto superbonus con il quale si voleva dire definitivamente basta allo sconto in fattura e alla cessione del credito, per le misure per le quali erano rimasti in vigore.

Il decreto porta novità anche per quel che riguarda la compensazione dei crediti da bonus edilizi e l’utilizzo degli stessi che sarà vietato a coloro che hanno debiti con l’Erario.

A provocare malcontento, però, è stata la previsione dello stop dello sconto in fattura e della cessione del credito per i lavori legati al superbonus sisma. Vediamo cosa è successo e le decisioni dell’esecutivo.

Le proteste dei sindaci

Dopo l’annuncio dello stop alla cessione del credito e dello sconto in fattura per tutte le misure, i sindaci e i governatori del centro Italia hanno protestato chiedendo al Governo un dietrofront sulla decisione adottata, tra l’altro, a sorpresa nella giornata di martedì.

Il fatto che indigna è che lo stop è stato predisposto anche per chi ristruttura una casa danneggiata dai terremoti, con particolare riferimento alle zone colpite dal sisma del centro Italia. L’annuncio del decreto ha generato il panico soprattutto nei comuni colpiti dal sisma del 2009 e del 2016. Coinvolti 140 Comuni tra Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche che stavano per iniziare i cantieri di ricostruzione contando di poter beneficiare degli sconti in fattura e della cessione del credito fino al 31 gennaio 2025. Poi la doccia gelata con l’annuncio dell’esecutivo lo scorso martedì.

Il dietrofront del Governo

Il rischio a cui si andava incontro, proseguendo sulla strada dello stop alla cessione e allo sconto, era che i cittadini dovessero reperire personalmente le somme necessarie per completare i lavori o, in alternativa, lasciarli incompleti.

Proprio per rispondere a queste proteste e alle esigenze concrete e reali dei cittadini colpiti dal sisma il governo è tornato sui suoi passi ancora prima della pubblicazione del decreto, il taglio dello sconto in fattura e della cessione del credito non ci sarà per il sismabonus.

A tal proposito la sottosegretaria del Mef Lucia Albano, nella serata di giovedì ha annunciato:

A seguito della giornata di lavoro al ministero dell’Economia, in accordo con la presidenza del Consiglio, posso dichiarare che nel decreto Superbonus, in via di emanazione, non è previsto alcun blocco a cessione di credito e sconto in fattura per i crediti “superbonus sisma” relativi alla ricostruzione del cratere appenninico, ma solo azioni di monitoraggio per salvaguardare i conti pubblici

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