Arriva il test attitudinale per adottare un cane: ecco come funziona

Luna Luciano

28 Giugno 2022 - 12:06

Adottare un cane è una responsabilità, eppure è una decisione presa spesso a cuor leggero. Arriva quindi la proposta l’Apnec con un test attitudinale per i futuri padroni: ecco come funziona

Arriva il test attitudinale per adottare un cane: ecco come funziona

Un test attitudinale prima di adottare un cane. È questa la proposta dell’Apnec (associazione professionale nazionale educatori cinofili), un progetto nato per poter ridurre e prevenire gli abbandoni. Attualmente i colloqui pre-affido sono previsti dai canili nella fase di adozione del cucciolo. L’Apnec affianca a una serie di colloqui pre-affido anche degli incontri successivi nella delicata fase di inserimento nella famiglia.

Effettivamente prima di adottare un cane, i futuri padroni dovrebbero prendere in considerazione diversi aspetti della propria vita, e solo dopo scegliere il cane e la razza. I cani, come ricorda la presidente Nadia Sampaolesi, non sono tutti uguali, ognuno ha il proprio carattere, temperamento e attitudini.

Avere uno stile di vita sportivo, con la voglia di stare spesso all’aria aperta, oppure uno stile di vita calmo e rilassato sono aspetti essenziali da riconoscere prima di adottare un cucciolo, perché aprire la propria casa a un animale e accudirlo è una responsabilità, che non si ferma al fornire i pasti ma nel rispettare i suoi bisogni ed esigenze, e per questo è importante conoscere le proprie esigenze. Per chi è in cerca di un cucciolo ecco come potrebbe funzionare il test attitudinale.

Test attitudinale per adottare un cane: ecco come funziona

A differenza di quello che si potrebbe immaginare, sono numerosi i punti da prendere in esame prima di adottare un cane. Una valutazione che non riguarda tanto le caratteristiche dell’animale, ma quelle del potenziale proprietario.

La proposta di inserire un test attitudinale proviene dall’Apnec (Associazione professionale nazionale educatori cinofili) che fino al 15 luglio, per il proprio ventennale, con la campagna Scelta consapevole, metterà a disposizione i suoi professionisti per affiancare, senza alcuna spesa, chiunque desideri adottare un cucciolo. L’iniziativa prevede una serie di colloqui pre-affido e successivamente l’affiancamento durante l’inserimento in famiglia. Lo scopo è quello di prevenire gli abbandoni.

Il primo passo nel colloquio - come spiegato dalla presidente dell’Apnec Sampolesi - è capire le ragioni per cui una persona intende prendere un cane. Una volta superato il colloquio pre-affido, si passa alla fase dell’inserimento, in modo che il cucciolo possa adeguarsi alla nuova routine.

Test attitudinale per adottare un cane: come scegliere la razza?

Una fase importante nel test attitudinale è quello di individuare il cane più adatto allo stile del futuro padrone. Molte persone, infatti, nel prendere la decisione su quale cucciolo adottare, si lasciano guidare dal gusto estetico.

In realtà - come spiegato dall’associazione - il cane deve essere scelto in base allo stile di vita. Ad esempio, il Labrador, cane affettuoso ma attivo e vigoroso è sconsigliato per gli anziani; ancora il Bulldog francese è sconsigliato per chi ha adottato uno stile di vita molto sportivo; il Rottweiler e Dobermann tendono a essere possessivi, perciò sconsigliati per persone single. La valutazione si complica nel caso dei meticci, in quel caso un professionista è necessario, in quanto può riconoscere il tipo di incrocio e comprenderne le caratteristiche.

Test attitudinale per adottare un cane: l’inserimento a casa e alcune accortezze

La fase più delicata nell’adozione di un cucciolo è la fase di inserimento. È naturale quindi che - specialmente agli inizi - i nuovi padroni possano avere qualche dubbio. Per tale motivo l’associazione prevede un affiancamento, dando alcuni consigli.

Ad esempio, il cane appena arrivato nella nuova casa tende a dormire molto, è importante non interromperlo, in quanto è un modo per diminuire lo stress. “C’è una finestra, tra quindici giorni e un mese e mezzo, in cui si sente spaesato e deve abituarsi alla nuova vita. In questo periodo dobbiamo fargli conoscere la nostra routine”.

Importante in questo periodo è insegnargli i corretti comportamenti, perciò - come suggerito dalla Sampolesi - è importante gratificare il cucciolo, più che “fossilizzarsi” sui no. Inoltre, è importante che il cucciolo abbia un posto in cui rifugiarsi - come una cuccia o una parte della casa - e quando è lì è importante lasciargli i suoi spazi.

A complicare l’inserimento, in questo periodo, è il caldo afoso. “Saper gestire bene il cane, in estate, è fondamentale”. È importante che abbia acqua fresca, un posto ombreggiato o una cuccia coibentata in giardino. Non andrebbe mai lasciato in terrazza, le mattonelle possono diventare roventi. Tutti piccoli accorgimenti che miglioreranno di sicuro la convivenza con il proprio cucciolo, assicurandosi di prendersi cura realmente delle sue esigenze, oltre che delle nostre.

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