Il Teatro Romano rivive grazie al lending crowdfunding: il progetto su Build Lenders

Giulia Adonopoulos

18/01/2021

Il crowdfunding innova il modo di erogare fondi e investire nell’immobiliare. Sul piatto, per le imprese e gli investitori ci sono benefici e vantaggi concreti capaci di rilanciare idee e business. Build Lenders è scesa in campo per offrire un progetto unico, che unisce testimonianza storica e slancio verso il futuro.

Il Teatro Romano rivive grazie al lending crowdfunding: il progetto su Build Lenders

Uno sguardo al passato e un occhio al futuro: si potrebbe riassumere così l’innovativo progetto SUM per riconvertire e valorizzare l’antico Teatro Romano di Bologna, risalente all’88 a.C., attraverso un importante piano di ristrutturazione da finanziare grazie al lending crowdfunding immobiliare.

Protagonisti di questa ambiziosa impresa sono Monika Petrelli e Maurizio Ciracò, ideatori del progetto e titolari della ML 6.48, e Build Lenders, portale che permette di investire nell’immobiliare in modo rapido e vantaggioso anche a chi non dispone di grandi capitali.

SUM ridà vita al Teatro Romano di Bologna

Il Teatro Romano di Bologna, che sorge a via de’ Carbonesi, è il primo grande edificio pubblico romano identificato con certezza, nonché il più antico teatro in muratura dell’architettura romana. Secondo un curioso aneddoto, si tratterebbe anche del primo caso di speculazione edilizia ante litteram, compiuto dall’imperatore Nerone.

I suoi resti vengono scoperti verso la fine degli anni 70 durante i lavori di ristrutturazione di un complesso residenziale del ’700. Dopo la scoperta il Teatro Romano diventa una galleria commerciale ma nel 2000 il complesso viene abbandonato a se stesso. Dovranno arrivare Monika e Maurizio, coppia nella vita e nel lavoro con alle spalle una lunga esperienza di valorizzazione e promozione del made in Italy sui mercati internazionali, per decidere di ridare vita a questa perla di antichità e realizzare un sogno che cullavano da tempo.

Si parte così dall’idea di organizzare visite guidate per far conoscere a quante più persone la storia del Teatro, dopo aver effettuato i lavori per rendere agibile la struttura.

Il progetto SUM (che ha un doppio significato: vuol dire “io sono” in latino ed è l’acronimo di Sinergia, Unicità e Memoria) si pone l’obiettivo di recuperare lo spazio e riconsegnarlo alla collettività come un luogo al servizio delle piccole imprese artigiane ed enogastronomiche d’eccellenza.

Parliamo di 3000 mq distribuiti su tre livelli: al piano -1 troverà spazio l’area archeologica ed espositiva; il piano terra sarà dedicato all’artigianato e alle tradizioni dei territori, con spazio caffetteria; il piano + 1 sarà lo spazio delle tradizioni culinarie, con il ristorante e la cucina a vista.

“Vogliamo anche creare ambienti interattivi dove stimolare l’incontro e la contaminazione. E per questo un supporto fondamentale arriverà dalle più moderne tecnologie digitali”, spiegano Monika e Maurizio.

Come investire nel progetto

È qui che entra in gioco Build Lenders, piattaforma di lending crowdfunding immobiliare fondata da Oreste d’Ambrosio, Alessandro Bortolani e Fabio Francesco Franco, con sede a Bologna, che fa incontrare i costruttori con progetti immobiliari con chi cerca opportunità di investimento nel settore.

Il portale consente di fatto a chi è interessato (sia privati che aziende) di partecipare alla campagna di raccolta fondi per la ristrutturazione della galleria contenente le vestigia del Teatro Romano prestando una somma di denaro che gli verrà poi restituita con gli interessi.

Il prestito proposto è da un minimo di 100.000 euro - obiettivo minimo che è già stato raggiunto - a un massimo di 450.000 euro su un investimento totale di 1.310.000 euro con la ML 6.48 che copre la differenza. La quota minima per aderire all’offerta è di 300 euro, il prestito è a 36 mesi con un tasso annuo del 10% lordo per un totale del 30%. Ogni 12 mesi il prestatore riceverà il 10% di interesse e, allo scadere dei 36 mesi, il capitale prestato più l’interesse dell’ultimo anno, sempre pari al 10%.

Se consideriamo un investimento di 10.000 euro, dopo i primi 12 mesi il prestatore riceverà 1.000 euro di interessi e così per 3 anni. Allo scadere dei 36 mesi, riceverà i 10.000 euro di capitali prestati più 1.000 euro di interessi maturati l’ultimo anno. A progetto concluso, l’investitore incasserà in tutto 3.000 euro, più eventuali premi (“reward”) che variano a seconda della somma investita che possono consistere in visite guidate con aperitivo, archeocena, card con sconti sulle attività e gli acquisti e-commerce, visibilità sul sito istituzionale ecc.

In collaborazione con Build Lenders

Iscriviti a Money.it