25 aprile 2024, frasi di auguri per una buona Festa della Liberazione

Il 25 aprile è festa nazionale, si festeggia la Liberazione. Ecco le frasi e le immagini di auguri più belle da inviare.

25 aprile 2024, frasi di auguri per una buona Festa della Liberazione

Oggi, 25 aprile 2024, si festeggia il 79° anniversario della Liberazione dal regime nazifascista. Una ricorrenza molto importante che non va dimenticata e che deve aiutare a far riflettere.

La Festa della Liberazione dovrebbe essere un giorno di ricordo, in cui si guarda al passato con criticità facendo sì che gli errori commessi non vengano più ripetuti.

Sono numerosi gli eventi in diverse città italiane organizzati per ricordare la Festa della Liberazione. Una giornata sentita sopratutto per riportare alla memoria tutti coloro che hanno combattuto e perso la vita per contrastare e non sottostare al regime fascista.

Se anche noi vogliamo partecipare attivamente a questa giornata, possiamo inviare o pubblicare sui nostri social frasi e immagini significative che aiutino a comprendere il perché si festeggia questa festa e sopratutto perché è ancora importante farlo.

In questo articolo abbiamo raccolto le migliori frasi e le immagini più belle da condividere sui social o inviare su WhatsApp, Instagram e Facebook. Con l’intento di far rivivere la memoria storica abbiamo scelto alcune citazioni delle più grandi e illustri firme italiane, e non solo.

Frasi Festa Liberazione 2024 da condividere su Facebook e WhatsApp

Non festa della libertà, come un’illusione comoda. Ma festa della liberazione, come dono ricevuto ieri e da costruire ogni giorno 25 aprile.

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Il dovere di ogni Stato dovrebbe essere quello di rimuovere ogni ostacolo che impedisce la libertà. Buon 25 aprile.

Per un momento di memoria vera bastano anche il fiore deposto, il gesto grato, lo scorcio di muro, la fotografia, il portone, la lapide, il cippo, la breve sosta silenziosa. Basta un minuto per sentire che oggi è il 25 Aprile.

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Per il 25 aprile voglio ricordare a tutti, citando le parole del presidente Sandro Pertini, che il fascismo non è un’opinione: è un crimine.

L’italiano non lavora, fatica. Ma oggi si ferma e festeggia il valore più importane: la libertà. Buon 25 aprile!

La liberazione non bisogna ricordarla un solo giorno dell’anno, la libertà non si celebra come evento ma come fatto da salvaguardare ogni giorno.

Il 25 aprile ci ricorda che vivere significa anche essere liberi. Auguri!!

Fin quando avrete nonni in vita, chiedete loro cosa è stato il 25 aprile: ve lo diranno meglio di qualsiasi libro di storia.

25 aprile 2024: frasi celebri di autori e grandi firme italiane

Una buona parte degli italiani vivrebbe nel fascismo come dentro la propria pelle. Magari dentro a un fascismo meno coreografico, con meno riti, con meno parole: ma fascismo. Un regime che non dia la preoccupazione di pensare, di valutare, di scegliere.
Leonardo Sciascia

La libertà non si può spiegare. Si può soltanto respirare senza pensarci, come l’aria, e come l’aria rimpiangerla quando non c’è più. A differenza dei dogmi, non reclama certezze e non ne offre. I suoi mattoni sono i dubbi e gli errori, gli slanci e gli abusi. I suoi confini sono labili, mobili. E la sua rovina è l’assenza di confini, che le toglie il piacere sottile della trasgressione.
Massimo Gramellini

Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini.
Piero Calamandrei

Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
Antonio Gramsci

La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva.
Sergio Mattarella

Gli uomini, per essere liberi, è necessario prima di tutto che siano liberati dall’incubo del bisogno.
Sandro Pertini

Dopo venti anni di regime e dopo cinque di guerra, eravamo ridiventati uomini con un volto solo e un’anima sola. Eravamo di nuovo completamente noi stessi. Ci sentivamo di nuovo uomini civili. Da oppressi eravamo ridiventati uomini liberi. Quel giorno, o amici, abbiamo vissuto una tra le esperienze più belle che all’uomo sia dato di provare: il miracolo della libertà.
Norberto Bobbio

Per vent’anni l’Italia è stata governata da un regime fascista in cui ogni dialettica democratica era stata abolita. E successivamente un unico partito, la Democrazia cristiana, ha monopolizzato, soprattutto in Sicilia, il potere, sia pure affiancato da alleati occasionali, fin dal giorno della Liberazione. Dal canto suo, l’opposizione, anche nella lotta alla mafia, non si è sempre dimostrata all’altezza del suo compito, confondendo la lotta politica contro la Democrazia cristiana con le vicende giudiziarie nei confronti degli affiliati a Cosa Nostra, o nutrendosi di pregiudizi: “Contro la mafia non si può far niente fino a quando al potere ci sarà questo governo con questi uomini.
Giovanni Falcone

Il 25 aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita.
Enzo Biagi

L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incoltura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo.
Pier Paolo Pasolini

Quali canzoni ascoltare il 25 aprile

Concludiamo con una lista di canzoni da ascoltare il 25 aprile: ad esempio “Auschwitz”, conosciuta anche come “La canzone del bambino nel vento”, di Francesco Guccini che racconta l’orrore nei campi di concentramento, a “La guerra di Piero” di Fabrizio De André, brano che si racconta essergli stato ispirato dalla storia di un suo zio deportato nei campi di concentramento. Una canzone che racconta degli ultimi momenti di un soldato, Piero, che preso da un attimo di umanità esita nel colpire un nemico che tuttavia non gli ricambia il favore.

E ancora, “Il mio nome è mai più” del trio Ligabue, Jovanotti e Piero Pelù, oppure “Follie preferenziali” di Caparezza, mentre la musica internazionale ci ha regalato capolavori come “Blowin’ in the wind” - con cui Bob Dylan si concentra su dolore e violenza che hanno subito le vittime dei vari conflitti o “Give Peace a Chance” di John Lennon.

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